
Roberto Cherubini, consigliere comunale dei Cinque Stelle
"Sulla sospensione dei pagamenti a Cassa depositi e prestiti serve molta prudenza. Non si può pesare sui nostri giovani". Così Roberto Cherubini, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, dopo che l’amministrazione comunale, con un emendamento del sindaco Sandro Parcaroli, ha deciso di impiegare la sospensione dei mutui per far fronte a esigenze di bilancio ordinarie. Un’operazione che – secondo l’esponente pentastellato – "solleva perplessità sia dal punto di vista tecnico che etico".
"Mentre i Comuni affrontano difficoltà di bilancio crescenti – scrive Cherubini –, torna d’attualità lo strumento della sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti con Cassa depositi e prestiti. Una misura legittima in contesti emergenziali, ma che richiede grande prudenza nell’applicazione, soprattutto alla luce di quanto stabilito dall’articolo 119, comma 7, della Costituzione italiana, secondo cui “i proventi derivanti da operazioni straordinarie (come appunto la sospensione dei mutui) non possono essere destinati a spese correnti”. Una regola introdotta per garantire stabilità ai conti pubblici e per evitare che interventi temporanei diventino copertura di costi strutturali. In parole semplici: non si possono usare fondi “una tantum” per tappare buchi di bilancio ordinario".
Secondo Cherubini, "è come se una famiglia terremotata spendesse tutti i soldi che ha in più derivanti dalla sospensione delle bollette. Sfruttare una leva straordinaria per garantire l’equilibrio dei conti dell’anno in corso equivale, di fatto, a spostare il problema nel tempo, caricando il peso sui bilanci futuri. E quindi sulle spalle dei nostri giovani, che si troveranno a pagare rate maggiorate o posticipate, senza aver beneficiato dei servizi corrispondenti. La sospensione dei mutui può essere una risorsa – conclude il consigliere –, ma va gestita con rigore. Usarla per coprire spese correnti significa compromettere il futuro. E questo, in democrazia, non è accettabile".