Macerata, 24 febbraio 2022 - "Provo empatia per i concorrenti di Musicultura, avendo partecipato alle selezioni di Area Sanremo. Ora faccio parte della giuria studentesca e occorre tenere un livello professionale". La civitanovese Federica Guardiani, iscritta a lettere moderne, è nella giuria di Musicultura. "Spesso – aggiunge Federica Lattanzio, Mediazione linguistica – ho sentito le canzoni del festival invadere corso Cairoli, dove abito, quest’anno ho fatto domanda per fare parte della giuria anche perché amo scoprire nuovi artisti". È la curiosità ad avere spinto Alessandro Grasso, iscritto a Giurisprudenza. "Amo scoprire nuovi artisti e brani".
Ci sono tanti giovani al Lauro Rossi dove è pronta la macchina per le audizioni che partiranno stasera. "A lezione abbiamo progettato il disegno luci per le audizioni seguendo le indicazioni dello stage manager, poi le abbiamo montate in teatro, abbiamo posizionato i fari e lavoreremo alla consolle". Andrea Di Filippo è tra gli studenti del corso di Light design dell’Accademia, che ha sottoscritto tre anni fa una convenzione con Musicultura che permette la collaborazione degli studenti durante le audizioni live.
Sono coinvolti più corsi: gli studenti del corso di Light Design progettano l’allestimento luci e scene, lo mettono in scena, lo programmano e durante gli spettacoli staranno al banco luci. Gli studenti del corso di Graphic design hanno ideato la grafica per gli appuntamenti del Festival e infine i ragazzi del corso di Comunicazione multimediale sono presenti come stagisti con diverse mansioni: cameraman, assistenti di palco e assistenti ai social media.
"Con questa opportunità – aggiunge Lorenzo Fermanelli, studente di Light design – possiamo iniziare ad appropriarci della professione". E ancora. "Si entra in contatto con il modus operandi di professionisti – dice lo studente Walter Vivirito –, opereremo in un contesto artistico". In sala alla consolle ci saranno a turno gli studenti. "Ognuno di noi – spiega Daniele Guarini – curerà l’esibizione di alcuni cantanti. Dobbiamo predisporre e programmare i colori e i giochi di luce". Non è solo un’esperienza formativa ma anche un momento di confronto tra ragazzi, docenti e professionisti che arriva dopo un periodo trascorso in Dad.
"Davanti al pc – ricorda William Rossi – non puoi confrontarti, non sei a contatto con docenti e compagni. Alle audizioni c’è coinvolgimento e in fondo l’Accademia è pratica, si sta piacevolmente sul campo e dal vivo s’impara di più". Tra i ragazzi impegnati al Lauro Rossi c’è anche Teresa Marinozzi del biennio di scenografia. "A questa esperienza – dice – chiedo di apprendere qualcosa di utile per la scenografia, sto toccando con mano la relazione tra musica, colori e luci". Le audizioni rappresentano il momento della pratica dopo le lezioni in classe. "È la fase – spiega la docente Francesca Cecarini – in cui si cimentano su progetti che vengono realizzati, così capiscono anche i problemi di questa fase".