LORENZO MONACHESI
Cronaca

Museo all’ex casa del custode: "Pronti ad aprirlo a settembre"

L’annuncio dell’assessore Cassetta: edificio pronto, stiamo organizzando una serie di esposizioni

Museo all’ex casa del custode: "Pronti ad aprirlo a settembre"

Museo all’ex casa del custode: "Pronti ad aprirlo a settembre"

"All’inizio dell’anno scolastico sarà aperta la struttura espositiva ricavata dall’ex casa del custode dei giardini Diaz". L’assessore Katiuscia Cassetta fissa il periodo in cui potrà dirsi concluso l’intervento iniziato nel novembre 2020 per realizzare il Museo di biodiversità e storia naturale (Mubi Macerata). "L’edificio – spiega – è pronto, adesso stiamo allestendo un hub educativo assieme al comitato scientifico e organizzando una serie di esposizioni. Sarà un museo che si rapporta costantemente con quello di Santa Maria della Porta e che fa parte di un percorso comprendente anche il Cea che si trova al parco di Fontescodella".

Al Cea vengono svolte attività di educazione ambientale che sono sempre affascinanti e stimolanti per i bambini. "Nell’ex casa del custode – aggiunge l’assessore – troveranno posto tre settori: nella parte che si affaccia su via Cadorna ci saranno dei laboratori, sul piano di fronte ai giardini ci sarà la zona espositiva caratterizzata da ampie vetrate dove ci saranno video proiezioni che permetteranno anche di incuriosire il passante e stimolarlo a entrare; infine nel terzo piano si troverà il centro di catalogazione". L’apertura del Mubi risponde a un’esigenza riscontrata nel tempo. "Il Museo di storia naturale ha continuato ad arricchirsi di nuove collezioni ma non è affatto semplice gestire il flusso delle scuole e delle famiglie, non è possibile organizzare dei laboratori nella struttura di via Santa Maria della Porta, l’ideale sarebbe stato un trasloco totale o un ampliamento, ma ritengo che questa soluzione sia la migliore perché il visitatore entra in circuito di cui fa parte anche il Cea". Adesso si è in dirittura d’arrivo dei lavori che comunque hanno richiesto quasi quattro anni. "I lavori di restauro – dice l’assessore – non sono di mia competenza, sul piano scientifico e museale eravamo già pronti tempo fa, ma non è immediato partire da zero se non dopo essersi confrontati sulle esposizioni da fare. Ritengo comunque che i tempi siano stati rispettati e sono stati superati i controlli effettuati dalla Regione, che ci ha fatto i complimenti per quanto realizzato". E allora si è già al lavoro per le esposizioni di inizio anno scolastico che daranno il via a questo spazio espositivo. "Adesso non posso anticipare nulla – conclude Cassetta – se non che si sta lavorando per qualcosa di nuove presenze". E in questo caso il pensiero corre alle specie nuove per queste zone, come ad esempio il granchio blu.