REDAZIONE MACERATA

Mostra sull’esodo degli istriani, la commozione dell’esule Paulini

Documenti, cartine e masserizie raccontano la storia dimenticata

Mostra sull’esodo degli istriani, la commozione dell’esule Paulini

Sarà aperta fino al 3 marzo agli Antichi forni la mostra che racconta l’esodo degli italiani dell’Istria, Fiume e Dalmazia. Costituita da numerosi pannelli che raccontano la vicenda degli esuli nei campi profughi, l’esposizione rende giustizia alle sofferenze subite dalle persone nei Crp, centri raccolta profughi. "La mostra racconta con testi e documenti d’archivio le difficili condizioni di chi visse 10, 15 o 20 anni in questi centri. La mostra si compone di pannelli, cartine e documenti d’archivio, ma soprattutto contiene masserizie di mobili, sedie e suppellettili dal centro di raccolta di Padriciano, uno dei più grandi d’Italia, del nostro popolo strappato e cancellato dalla storia d’Italia", racconta Emanuele Piloni, coordinatore regionale dell’unione degli istriani, che ha organizzato la mostra. Al taglio del nastro hanno partecipato Francesca D’Alessandro, Paolo Renna e Katiuscia Cassetta, oltre al consigliere regionale Pierpaolo Borroni e alla senatrice Elena Leonardi. All’apertura della mostra era presente un esule, Elpidio Paulini, nato a Gimino d’Istria nel novembre del 1940, arrivato a Macerata per il servizio aeronautico nel 1961, che ha ricordato commosso alcuni episodi di quegli anni, come la strage di Vergarolla. "La storia dell’esodo fiumano, istriano e dalmata va conosciuta. A Macerata non c’era mai stata una mostra di questo tipo, che restituisce dignità a quello che successe sul confine orientale", ha ricordato l’assessore Pierpaolo Renna. "Il dovere del ricordo è doveroso e va trasmesso alle nuove generazioni – ha detto la Leonardi ricordando la vicenda degli esuli e degli infoibati –, quella dell’esodo è una vicenda buia. Abbiamo organizzato il treno del ricordo, partito da Trieste e passato oggi per Ancona, per ridare dignità agli esuli. Il governo sta valorizzando questi ricordi. Questa pagina strappata dalla Storia torni ad abitare le coscienze". Pierpaolo Borroni ha ricordato: "Organizzammo negli anni ‘90, con il Fronte della gioventù, una mostra di giornali dell’epoca. Pochissimi sapevamo di cosa parlavamo. Oggi avere una mostra su quel periodo al confine est è un grande risultato".

Lorenzo Fava