Una chiesa gremita ha dato l’ultimo saluto ad Ilaria Lattanzi, dopo che domenica una male incurabile l’ha portata via. Prima di morire Ilaria, 31enne che lavorava in un negozio di ottica su corso Cairoli, ha coronato il suo sogno d’amore sposando Pierpaolo in ospedale, durante l’ultimo ricovero.
Ieri pomeriggio i familiari, gli amici e quanti le hanno voluto bene si sono ritrovati alla chiesa Santa Maria della Pace per il saluto. Durante la funzione, il parroco ha sottolineato alcune peculiarità del suo carattere solare, raccontategli dai genitori, Alberto e Adriana: "Una ragazza estremamente sorridente e generosa, amorevole, come dimostrano i tantissimi presenti qui, ora. Impegniamoci a vivere un atto di carità per amore suo. Impariamo a vivere la vita con pienezza, a dare tutto". Durante la messa Ilaria è stata salutata dall’ambone dalle cugine e da quante le erano amiche dai tempi della scuola: "Eri tu a consolare quanti ti erano vicini, hai affrontato tutto con un coraggio esemplare. Non ti sei mai lamentata della vita, né hai mai maledetto nulla e nessuno. Hai vissuto fino in fondo e creduto ad ogni momento. La tua risata era contagiosa. Ora vivi un’altra vita, grazie per quello che ci hai insegnato, sei indelebile".
Poi, il ricordo del padre, che ha raccolto il suo dolore con una dignità magistrale: "Quando i medici ci hanno detto che non c’era ormai più nulla da fare, mi sono rivolto ad un frate. Abbiamo pregato insieme. Quando ci siamo salutati, gli ho detto se fosse possibile santificare Ilaria. Mi ha detto che no, non era possibile, ma possibile è la beatificazione. Qualche ora prima che Ilaria se ne andasse, proprio domenica, è morto anche lui. Io non so cosa significhi, si può credere o non credere, ma questo è successo. Ilaria non voleva che piangessimo, cerchiamo di sorridere, la vita va vissuta". Parole che hanno toccato i presenti in chiesa per il rito funebre e che sono state seguite da un lungo applauso.
Ilaria Lattanzi (in Seri) lascia, oltre al marito Pierpaolo e i genitori Adriana e Alberto, la sorella Alice, il nipote Leonardo, i suoceri Paola e Franco e il cognato Pierangelo. Un volo di palloncini bianchi si è alzato dalla piazzetta antistante la chiesa; "la tua instancabile voglia di vivere e il tuo coraggio ci accompagnino sempre", hanno ricordato commosse le amiche prima dell’uscita del feretro.