Secondo le ricostruzioni, l’auto li ha investiti da dietro; il conducente non li avrebbe visti, probabilmente per il buio. La coppia viaggiava nella stessa direzione di marcia del mezzo. Nella zona non ci sono marciapiedi. Ma, da prassi, il conducente, anche lui sconvolto, è indagato per omicidio stradale e lesioni stradali. Gli accertamenti svolti saranno vagliati dalla procura. Ad effettuare i rilievi, i carabinieri del nucleo radiomobile di Tolentino. Sul posto, oltre al 118, i vigili del fuoco, in supporto anche per illuminare la strada.
Una pattuglia della polizia stradale ha aiutato nella viabilità, trattandosi di una strada piuttosto transitata. Il marito Domenico rimane ricoverato all’ospedale di Macerata; ha riportato diverse fratture. I medici si dicono comunque ottimisti sulle sue condizioni cliniche. Ma restano ovviamente il dolore e lo choc. Non è stata disposta l’autopsia per la 76enne. Il funerale è stato fissato per oggi pomeriggio, partendo dalla sala del commiato Salvatori per giungere nella chiesa dello Spirito Santo, dove alle 15 sarà celebrata la funzione religiosa.
Cicconi, molto amata e conosciuta in città, in passato aveva lavorato come pellettiera, nelle principali aziende cittadine, e poi come impiegata alla ‘Pioli e Ramo’, nota ditta tolentinate di serramenti in legno (chiusa dal 2015), dando una mano al marito. Lascia due figli, Chiara e Martino, tre nipotini, luce dei suoi occhi, la sorella Adriana e il fratello Gino e tante persone che le volevano bene. Centinaia i messaggi di affetto per la donna e di vicinanza alla famiglia. “Una mamma sempre presente, una nonna impagabile – dice la figlia Chiara (presidente del comitato di quartiere Vittorio Veneto) –. Ha amato i bambini da sempre, anche da quando non poteva averne uno. Poi dopo un po’ di anni, uno è arrivato dalla Polonia e un’altra dalla sua pancia. Ha dedicato la sua vita a loro e ai suoi nipoti, che ha amato follemente più di ogni altra cosa. Ogni giorno era entusiasta di ogni loro piccolo progresso. Lascia un marito che l’ha amata sempre per 56 anni, lei era la sua roccia, il suo mentore. Una donna tenace, grintosa, sincera, che amava la bellezza, devota cristiana impegnata nella ricerca di pace e serenità”. “Ricorderò sempre te, il tuo amore, e tutto ciò che hai fatto per me, mamma – è il ricordo del figlio Martino –. Dio ti tenga in custodia, finché non potremo incontrarci di nuovo. Ti voglio bene stellina mia e ti amo con tutto il cuore”. “Ciao anima buona. Veglia sui tuoi cari da lassù”, il pensiero della comunità, che si stringe forte alla famiglia.