Un viaggio da Dante a Pirandello fino ai giorni nostri, dalla prosa al cinema, dal varietà alla radio e alla televisione, attraversando la sua vita davanti e dietro le quinte, sulla scena e in cattedra all’Università. È "Curriculum – È intelligente ma non si applica!" che ha come protagonista il docente Michele Mirabella accompagnato dal duo Saverio Mercadante con Rocco Debernardis al clarinetto e Leo Binetti al pianoforte. Sarà in scena sabato, alle 21.30, al teatro ex cinema di Penna San Giovanni, per il Festival Storie. Regista di sessanta opere di prosa e di trentacinque opere liriche, Mirabella ha girato tanti film e fatto migliaia di ore di radio. Ed è stato professore universitario per quasi trent’anni. Il tutto con successo. Giusto per citare una parte del suo curriculum. Eppure, anche a lui, da ragazzo fu detta la classica frase: "È intelligente ma non si applica!". E oggi ha tre lauree, quella di Lettere e Filosofia (con una tesi su Pirandello), e due honoris causa che gli sono state conferite. Nello spettacolo si mescolano narrazione, avanspettacolo, improvvisazione, recitazione, intrattenimento musicale fino al dialogo giocoso e divertente con il pubblico. Con un simpatico epilogo.
Professor Mirabella, com’è nato lo spettacolo?
"Per caso. Ero ad una conferenza letteraria e la cantante di musica lirica, mia amica, anche lei sul palco, si prese l’onere di intervistarmi. Tra un brano e l’altro mi spinse a parlare della mia carriera; l’intervista prese una piega umoristica. Raccontai della mia vita artistica e il pubblico - con circa 300 persone - rimase ad ascoltare oltre l’orario previsto. "Curriculum" deriva da questo excursus di vita, mentre il sottotitolo è la frase-condanna di tanti studenti. Pure per me, che ho girato tante scuole (essendo mio padre un militare abbiamo fatto diversi trasferimenti). Ed è capitato anche a me di dire questa espressione un paio di volte, da supplente delle medie".
Qualche anticipazione?
"Questo recital teatrale è il viaggio di un uomo del Novecento (nato alla metà del secolo scorso) con una montagna di esperienze comuni. Una famiglia borghese, madre professoressa di lettere e padre ufficiale dell’Esercito, con quattro figli. La storia di una famiglia perbene. Una persona come tante, ma con la qualifica di artista dello spettacolo. Sarà un racconto in prosa ma anche di poesia. Ho scelto la musica in base ai miei gusti: ad esempio ci sono Mozart, la 18ª Variazione su tema di Paganini, Rachmaninov. E poi ci sono anche brani più leggeri e popolari, inseriti dal duo che è con me".
Progetti in cantiere?
"Continuo a condurre Elisir, su Rai 3, che va sempre bene come ascolti e critica. E sono molto contento. E continuo a girare l’Italia con questo spettacolo. Spero presto in un titolo per la regia di un melodramma e di fare qualcosa nella mia città, Bari, al teatro Petruzzelli (di cui ho contribuito al restauro). La mia aspirazione sarebbe poi tornare in radio: d’altronde da qui è iniziato il mio debutto in Rai".