LUCIA GENTILI «LA SCUOLA
Cronaca

"Mio figlio ha diritto ad avere il sostegno"

Sit in con cartelli davanti alla scuola, la mamma dell’alunno disabile: "Affrontiamo queste problematiche da anni. Siamo esasperati"

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di Lucia Gentili

"La scuola è un diritto per tutti". Questa la frase scritta sui cartelli del sit in organizzato ieri mattina davanti all’ingresso dell’istituto di Pieve Torina, dove per un alunno disabile che frequenta la scuola secondaria di primo grado manca l’insegnante di sostegno. Al momento il 12enne è seguito da un’educatrice e delle 18 ore di sostegno che gli spettano di diritto, gliene sono state assegnate soltanto 6. Così il sindaco Alessandro Gentilucci, la madre Sonia, altri genitori e concittadini alle 8.30 hanno messo in atto una manifestazione silenziosa per sollecitare le istituzioni scolastiche, a più livelli, e risolvere il problema. "Se la situazione non dovesse sbloccarsi – afferma il primo cittadino – manifesteremo anche all’ufficio scolastico provinciale e regionale. In modo garbato, siamo persone per bene, ma vogliamo dar voce e far valere il diritto di tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni. Già abbiamo dovuto subire due pluriclassi per carenza di organico e l’assegnazione di un reggente per la dirigenza scolastica. Ora ci viene negato anche questo, per un danno ai più deboli tra i deboli". "Mio figlio – spiega la madre, Sonia Girolami – ha diritto ad avere un’insegnante seduta vicino a lui. Sono anni che affrontiamo le stesse problematiche, siamo esasperati. Mio figlio è fermo al vecchio programma. L’unico aiuto mi è arrivato dall’amministrazione". E chiede al preside Maurizio Cavallaro come mai non sia stata avvisata che le ore venivano coperte dai servizi sociali. "Con il ritorno alle graduatorie provinciali si sono verificati degli intoppi e tempi più lunghi – afferma il dirigente –. Prima c’è la nomina delle classi di concorso e poi si incrociano le graduatoria. Il sistema dovrebbe essere più flessibile o comunque premiare chi vuole fare un servizio in più nelle scuole". La prima chiamata non ha avuto esito, oggi dovrebbe esserci una nuova chiamata (400 persone per circa 45 posti). "Parliamo di bambini speciali – dice dell’alunno, Elisa Orpello –, non devono essere un peso, ma una risorsa importante. Ci danno lezioni di vita. Se non lottiamo tutti per loro, siamo inutili". "Passiamo gran parte della giornata insieme a lui – concludono i nonni Ezio e Sabina –. E’ intelligente e va volentieri a scuola".