Non accetta la fine della relazione e perseguita la sua ex compagna con messaggi continui, a tutte le ore del giorno e della notte, minacciandola di morte e insultandola anche in presenza del figlio. Per questo è stato condannato a otto mesi di reclusione un 49enne di un piccolo centro nella zona di Camerino, che ora dovrà anche risarcire la vittima.
I fatti risalgono a maggio del 2020 e sono andati avanti fino a luglio 2021, dopo che la relazione tra i due, genitori di un bambino, era finita.
L’uomo non avrebbe mai accettato la separazione dalla sua compagna e in un’occasione si era presentato sotto casa della donna, scrivendole su Whatsapp di rispondere al telefono, altrimenti "avrebbe fatto un casino". Era stato necessario l’intervento del padre della vittima per calmare il 49enne, che aveva poi comunque continuato a inviare messaggi audio alla sua ex con minacce di morte e insulti alla donna, con l’obiettivo di umiliarla, anche in presenza del figlioletto. Oltre a minacciare di morte lei, rivolgeva le stesse intimidazioni anche al presunto nuovo compagno della donna. Una volta aveva detto che l’avrebbe investita con l’auto, inviandole anche su Whatsapp una fotografia scattata dall’interno della vettura mentre la donna camminava per la strada. Comportamenti e atti vessatori, volti secondo lui a riallacciare un rapporto ormai finito, e in modo traumatico, che avevano creato una situazione di stress, di ansia e di paura per la propria incolumità nella donna.
Ieri mattina in tribunale a Macerata, dopo aver ricostruito l’accaduto con i testimoni, il pubblico ministero Francesca D’Arienzo ha chiesto la condanna a due anni per l’imputato. Il giudice Domenico Potetti lo ha condannato a otto mesi con la sospensione condizionale della pena: l’uomo però, difeso dall’avvocato Sergio Ariozzi, dovrà frequentare i corsi previsti per il controllo della violenza, e risarcire con la somma di 8mila euro la vittima, che si è costituita parte civile ed è difesa dall’avvocato Marco Emiliozzi.
Chiara Marinelli