Mette il Gps sotto l’auto della ex. Un anno ai lavori di pubblica utilità

Un 39enne di Corridonia sconterà in questo modo la pena patteggiata ieri davanti al gup.

Mette il Gps sotto l’auto della ex. Un anno ai lavori di pubblica utilità

Mette il Gps sotto l’auto della ex. Un anno ai lavori di pubblica utilità

Per controllare gli spostamenti della ex le aveva piazzato un Gps sotto l’auto con all’interno una Sim attivata a nome di una donna risultata del tutto estranea ai fatti. Ieri un corridoniano di 39 anni accusato di stalking aggravato e sostituzione di persona ha patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa, convertito in lavori di pubblica utilità. I fatti contestati erano avvenuti a Montecosaro tra luglio e novembre del 2022 e vennero alla luce in modo del tutto fortuito. Un giorno infatti la vittima si accorse che sotto l’auto era attaccato un dispositivo, un Gps che non si sa da quanto tempo prima aveva tracciato tutti i suoi spostamenti. Turbata, si era rivolta ai carabinieri per denunciare il fatto e in quella circostanza aggiunse che fino a qualche tempo prima era stata legata sentimentalmente a un giovane corridoniano. Quando la relazione finì lui l’avrebbe cercata più volte attraverso chiamate e messaggi e tra questi ne aveva ricevuto uno minaccioso del tenore: "Vuoi diventare mia nemica?". Poi aveva trovato il Gps sotto l’auto. Raccolta la denuncia i militari avviarono mirate indagini partendo proprio dal dispositivo al cui interno era contenuta una Sim, la scheda era intestata a una donna che fu chiamata in caserma e che, venuta a conoscenza in quella circostanza dell’esistenza di quella Sim, assicurò di non saperne nulla, negò di averla attivata e per tutelarsi fece una querela contro ignoti per sostituzione di persona. Le indagini proseguirono e i militari accertarono che la Sim del Gps interagiva con il cellulare dell’ex fidanzato della giovane, a quel punto per il 39enne si è aperto un procedimento per stalking aggravato e sostituzione di persona. Ieri nell’udienza preliminare dinanzi al gup Giovanni Manzoni e al pm Stefania Ciccioli, la ex fidanzata si è costituita parte civile con l’avvocato Celeste Riera, mentre l’imputato, difeso dall’avvocato Lucrezia Gentili, ha chiesto di patteggiare a dodici mesi, pena sospesa, convertiti in lavori di pubblica utilità.

Benedetta Lombo