Messi resta al Teatro Regio di Parma: "Sta facendo un ottimo lavoro"

Il maceratese confermato sovrintendente fino al 2027. Allo Sferisterio le incognite Cavalli e Gavazzeni

Messi resta al Teatro Regio di Parma: "Sta facendo un ottimo lavoro"

Il maceratese confermato sovrintendente fino al 2027. Allo Sferisterio le incognite Cavalli e Gavazzeni

ll consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio di Parma ha deliberato il prolungamento dell’incarico di sovrintendente al maceratese Luciano Messi fino al 31 dicembre 2027. A dare l’annuncio Michele Guerra, presidente della Fondazione e sindaco di Parma. L’ex sovrintendente dello Sferisterio era approdato a Parma nel dicembre del 2022, dopo che il cda dell’Associazione maceratese lo aveva di fatto tagliato fuori, inserendo tra i requisiti del bando di selezione del nuovo sovrintendente il possesso della laurea, che Messi non ha. Dopo che la sua Macerata gli aveva chiuso le porte, per Messi si è aperto il portone del Teatro Regio di Parma.

"Con molta convinzione e soddisfazione il cda della Fondazione ha deciso di prolungare il contratto del sovrintendente Luciano Messi – dice Guerra –: non solo per consentirgli di pianificare serenamente il prossimo triennio di programmazione ministeriale 2025-2027, ma soprattutto per l’ottimo lavoro che ha svolto in questi quasi due anni a Parma". Alla luce della scelta fatta, argomenta Luciano Messi (foto), "ringrazio il presidente e il consiglio di amministrazione per la rinnovata fiducia e tutti i collaboratori e colleghi insieme ai quali condivido l’impegno quotidiano in favore del Teatro Regio. L’ampliamento del mandato è uno sprone ancora maggiore a proiettare in avanti la programmazione, garantendo i migliori risultati artistici e gestionali e massimizzando l’impatto positivo a vantaggio del territorio e della nostra comunità". Se Messi resterà al suo posto fino alla fine del 2027, ancora non è dato conoscere il destino del suo successore allo Sferisterio, Flavio Cavalli, il cui contratto è in scadenza al pari di quello del direttore artistico Paolo Gavazzeni.