"Il numero di occupati è in calo e le richieste di ammortizzatori sociali sono aumentate del 40%". L’Ugl esprime preoccupazione per i dati emersi dal rapporto annuale dell’Ente bilaterale artigianato Marche. Il quadro delineato sul comparto è di crisi. "Un campanello d’allarme che non può essere ignorato – spiega il sindacato –, è necessario agire subito per tutelare le professionalità artigiane che rappresentano il cuore della nostra economia regionale. Non possiamo permetterci di perdere competenze e tradizioni che sono il simbolo delle Marche".
L’Ugl sottolinea come l’attuale modello di concertazione, basato sul patto tra le associazioni di categoria e Cgil, Cisl e Uil si sia dimostrato fallimentare. "Il vecchio schema non è più adeguato per affrontare le sfide del presente. Serve un nuovo patto per le relazioni sindacali che punti su soluzioni innovative e che metta al centro le esigenze reali delle imprese artigiane e dei lavoratori".
Tra le proposte avanzate dall’Ugl c’è la necessità di rafforzare gli strumenti di sostegno al reddito e la formazione continua per i lavoratori del comparto, promuovere politiche attive per il lavoro incentivando l’assunzione e la stabilizzazione del personale, sviluppare reti di collaborazione tra imprese artigiane favorendo l’innovazione e l’accesso a nuovi mercati e introdurre un modello di concertazione inclusivo e moderno, che superi i vincoli degli accordi tradizionali.