
Papa Francesco con Edoardo Menichelli, cardinale emerito settempedano, nominato proprio da Bergoglio
"È questo per noi il tempo della preghiera e del silenzio". Solo queste parole ha voluto consegnarci il cardinale Edoardo Menichelli quando ieri lo abbiamo cercato dopo la morte di Papa Francesco. Per lui il pontefice era "padre, consigliere, fratello", come dirà più tardi aprendo l’omelia al funerale di don Pacifico Marinà, sacerdote settempedano scomparso nella vigilia pasquale.
Poche settimane fa, quando il Santo Padre era ricoverato al "Gemelli" di Roma, monsignor Menichelli aveva avuto modo di ricordare sulle colonne di "Avvenire" quanto fosse straordinaria la sua testimonianza di fede nella sofferenza, nella malattia, invitando i fedeli alla preghiera e alla solidarietà spirituale. Era stato proprio Papa Francesco a nominare Menichelli cardinale nel febbraio di 10 anni fa. Lui, però, avendo oggi 85 anni (ha compiuto 80 anni il 14 ottobre del 2019), non farà parte del Conclave che eleggerà il nuovo Pontefice.
Intanto si susseguono in queste ore le testimonianze di vicinanza da parte di tutta la Chiesa. "Ci hai regalato il Giubileo della speranza – ha rimarcato fra Sergio Lorenzini, ministro provinciale dei Cappuccini delle Marche – per infonderci la forza di guardare al mondo con la fiducia e di operare il bene. Siamo stati privilegiati ad averti come Papa e avremo bisogno di tempo per assorbire tutto il bene e la luce che ci hai lasciato in eredità. Continua ad accompagnarci dal cielo caro Papa Francesco. Stavolta siamo noi a chiederti di non dimenticarti di pregare per noi".
Pure il camerte monsignor Antonio Napolioni, nominato vescovo di Cremona da Papa Francesco, ha avuto un ricordo carico di commozione. "In momenti come questi – ha detto – ci si sente popolo, corpo, famiglia". In un video messaggio il vescovo ha ricordato il legame personale con il Papa e l’impronta conciliare impressa al suo pontificato. Inoltre ha sottolineato come Francesco abbia celebrato fino all’ultimo la Pasqua con il popolo di Dio e abbia vissuto una fede radicale e concreta, vicina ai poveri. "Grazie – sono state le parole di Napolioni – per l’amore che ci hai dato e per quello che continuerai a donare dal cielo".
m. g.