LUCIA GENTILI
Cronaca

Mega parco eolico. Appello alla Regione

Il sindaco Fabbroni ha illustrato ai cittadini il progetto di una ditta norvegese : "Serve un’azione politica per fermarlo".

Il sindaco Fabbroni ha illustrato ai cittadini il progetto di una ditta norvegese : "Serve un’azione politica per fermarlo".

Il sindaco Fabbroni ha illustrato ai cittadini il progetto di una ditta norvegese : "Serve un’azione politica per fermarlo".

Partecipato a Caldarola l’incontro con la cittadinanza sul mega parco eolico, il progetto di una multinazionale norvegese che interessa il territorio comunale. Il sindaco Giuseppe Fabbroni ha ricordato l’impegno dell’amministrazione comunale: "Non siamo affatto contrari alla transizione energetica - la premessa -, ma questa è mera speculazione economica. Abbiamo inviato le nostre osservazioni al Ministero dell’ambiente e alla Regione. Abbiamo anche chiesto alla Regione di individuare le aree idonee e non idonee alla realizzazione degli impianti, ma non è stato ancora fatto. Inoltre abbiamo chiesto il vincolo paesaggistico per l’area dove vogliono installare sette aerogeneratori alti circa 200 metri". Poi l’appello alla Regione a intervenire "con una più forte azione politica verso il governo per bloccare i mega progetti".

Simone Vitaletti dei Comitati territoriali riuniti di Sassoferrato e Fabriano e promotore di Tess Marche ha evidenziato come "quello che viene definito "cambiamento" è in realtà una devastazione: installare impianti di produzione o di accumulo di energia su terreni agricoli, montani, ricchi di biodiversità, significa industrializzarli irreversibilmente". Aldo Cucchiarini, delegato Grig per la Regione, con tanto di foto alla mano, ha mostrato come il territorio venga stravolto non solo dopo la realizzazione degli impianti, ma anche prima per permetterne la costruzione.

Danilo Baldini, ambientalista e delegato Lac per la Regione e Sauro Presenzini, presidente del Wwf Umbria, si sono appellati alla politica: "Deve intervenire a prescindere dal colore per imporre norme certe a chi vuole deturpare il territorio: deve essere la politica a dettare luoghi idonei, grandezza degli impianti, modalità di gestione e di risparmio e tutto quello che ne consegue". Sul valore del territorio degli Appennini è intervenuto lo scrittore Jacopo Angelini. Il tema delle ripercussioni sulla salute è stato affrontato da Paolo Bonifazi, ricercatore e docente universitario e portavoce del Comitato spontaneo di Rucce Viacce.