Le Marche sul tetto del mondo con il vino passito della Fattoria Dante Duri. Una straordinaria notizia che arriva dal Belgio, dove si è tenuto il Concours Mondial de Bruxelles. Tra migliaia di vini divisi in quattro categorie (rosati, rossi e bianchi, effervescenti, fortificati e dolci), l’Italia si è aggiudicata 20 medaglie e solo due Grandi Medaglie d’Oro: una è andata in Toscana e l’altra nelle Marche, alla Fattoria Dante Duri (foto) di San Severino: "Il Concours Mondial è uno dei più importanti al mondo. Vengono assaggiati oltre 10mila vini. Io avevo il passito, il mio Piccato, invecchiato in una botte vecchissima e la cosa straordinaria – afferma Duri – era che aveva preso il sapore di cioccolato e liquirizia. L’ho chiamato “Piccato Limited Edition Marche Rosso Passito da uve di Vernaccia Nera“. Sono venute 428 bottiglie numerate. Alcune le ho inviate al concorso, ritenendolo il più rappresentativo, il risultato è stato inimmaginabile. È molto importante per le Marche, tanto più se si pensa che la Grande Medaglia d’Oro è arrivata a un’azienda pressoché sconosciuta, in una area piccolissima, a dimostrazione che la vernaccia nera può esprimeree grandi eccellenze". Risultati ottenuti grazie a una passione sconfinata per le origini e per il proprio lavoro "ma soprattuto per il territorio della vernaccia nera che, quasi nessuno lo sa, si estende per lo più a San Severino. La produzione del passito in particolare costa grandi sacrifici: la raccolta si fa a mano con le forbici, i grappoli vanno appesi uno per uno e bisogna attendere anni prima di avere dei risultati. Sono partito con la vigna di famiglia, poi nel 2006 ho creato il nuovo impianto e nel 2010 la nuova cantina. Fortissimamente ho sempre creduto nella potenzialità del vitigno sia per il passito che per il vino da tavola, e questo riconoscimento ripaga di tanto sacrificio".
Gaia Gennaretti