REDAZIONE MACERATA

Maxi truffe con i bonus dell’edilizia, Perricciolo dal carcere nega tutto

Il 44enne Salvatore Perricciolo si proclama innocente durante un interrogatorio di oltre cinque ore riguardo alle accuse di frodi nel settore dei bonus edilizi. La Guardia di Finanza ha sgominato un'organizzazione e eseguito misure cautelari nei confronti di Perricciolo e altri sei indagati.

Il 44enne Salvatore Perricciolo si proclama innocente durante un interrogatorio di oltre cinque ore riguardo alle accuse di frodi nel settore dei bonus edilizi. La Guardia di Finanza ha sgominato un'organizzazione e eseguito misure cautelari nei confronti di Perricciolo e altri sei indagati.

Il 44enne Salvatore Perricciolo si proclama innocente durante un interrogatorio di oltre cinque ore riguardo alle accuse di frodi nel settore dei bonus edilizi. La Guardia di Finanza ha sgominato un'organizzazione e eseguito misure cautelari nei confronti di Perricciolo e altri sei indagati.

"Sono innocente: i lavori sono stati effettuati e non ho commesso alcun reato". È durato oltre cinque ore l’interrogatorio del 44enne Salvatore Perricciolo (foto), ritenuto il personaggio di spicco di un’organizzazione finalizzata alle frodi nel settore dei bonus edilizi sgominata dalla Guardia di finanza. Perricciolo, condannato a 15 anni come boss della mafia della movida marchigiana, fuggito in Slovenia per evitare il carcere e poi arrestato due settimane fa, difeso dagli avvocati Anna Indiveri e Massimiliano Cofanelli è comparso ieri in videocollegamento dal carcere davanti al gip di Fermo Teresina Pepe e al pm Eugenia Senigallia. Nell’interrogatorio ha esaminato le imputazioni capo per capo contestando gli errori, a suo avviso, commessi dal consulente della procura. Il 44enne ha anche specificato di essere stato solo il direttore, stipendiato, di una delle imprese edili indagate. Non la pensano così gli investigatori della Guardia di finanza che hanno eseguito le misure cautelari per Perricciolo, per la moglie 43enne Zofia Poradzisz e per altri sei indagati: Giuseppe Spurio Ruiti, consulente del lavoro di Tolentino; Pier Luigi Lunghi, architetto di Martinsicuro; Giuseppe Acquavella, operaio di Porto Sant’Elpidio; l’ingegnere Davide Cesarini di Porto Sant’Elpidio; Claudio Mazza, di Montegranaro; Mauro Diomedi di Civitanova. Le Fiamme gialle hanno sequestrato 12 unità immobiliari, conti correnti e diverse auto di lusso. Oggi saranno interrogati la moglie di Perricciolo e Cesarini, che è difeso dall’avvocato Federico Valori.

Per l’accusa il gruppo avrebbbe messo in piedi una maxi frode con sismabonus e superbonus, documentando lavori mai fatti.