Montecassiano (Macerata), 17 ottobre 2022 - "Era un ragazzo umile e a volte silenzioso, ma c’era sempre e nei momenti di difficoltà riusciva a tenere insieme le fila del gruppo. Era una colonna del gruppo degli sbandieratori , ci mancherà".
Maurizio Pandolfi, funerali a Montecassiano: "Ci hai insegnato a guardare in alto"
Montecassiano è ancora sotto choc per la morte di Maurizio Pandolfi, l’idraulico 36enne morto sabato pomeriggio durante un’arrampicata su una parete rocciosa nella zona di Frasassi, a Genga. Pandolfi era una colonna degli Sbandieratori del Palio dei Terzieri di Montecassiano.
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"Maurizio – lo ricorda Alessandro Bellezze – è stato uno dei primi a lavorare nel gruppo vent’anni fa, è stato in prima linea fin dalla nascita degli Sbandieratori. Per circa tre anni è stato il nostro referente e grazie al suo impegno siamo andati anche all’estero, ci siamo esibiti in piazza San Pietro davanti al Papa, a Firenze in piazza della Signoria. Per tutto il gruppo e per tutti noi più giovani è stato un riferimento. Era umile, silenzioso, non si metteva in prima fila, non si esponeva, ma aveva carisma e nei momenti di difficoltà riusciva a unire il gruppo".
Ieri gli sbandieratori montecassianesi si sono riuniti per iniziare a pensare al modo più giusto per rendergli omaggio . "Porteremo avanti il gruppo anche per lui, non faremo finire quello che lui ha iniziato". Diplomato all’Itc "Gentili" di Macerata, Pandolfi era stato in prima linea anche nell’associazione ZandaGruel di Montecassiano e nell’organizzazione del festival "Svicolando".
Grande appassionato di montagna e di arrampicata , si era avvicinato alla Scuola di alpinismo, scialpinismo e arrampicata di Macerata, dove era entrato come aspirante istruttore. Sabato Pandolfi si stava arrampicando su una parete rocciosa con un’amica, quando all’altezza dell’ultimo "tiro" si sarebbe spostato a destra, venendo investito da alcuni sassi e precipitando. Per lui non c’è stato nulla da fare. Il corpo era in fondo a un canale con le corde ancora attaccate.
Le operazioni di recupero del corpo si sono rivelate molto complicate, con l’elicottero che si è trovato a intervenire con margini di manovra molto risicati, a ridosso della parete rocciosa e della vegetazione. Per alleggerire il velivolo, medico e infermiere sono stati sbarcati a valle, mentre il tecnico di elisoccorso si è calato due volte con il verricello per recuperare il corpo di Pandolfi e la compagna di arrampicata.
Quest’ultima è stata portata a Torrette, incolume ma sotto choc. Nella giornata di ieri è tornata a casa. Il funerale di Pandolfi non è stato ancora fissato, ma si terrà con ogni probabilità nella giornata di domani nella Collegiata di Montecassiano. Al momento la salma si trova a Torrette, ma dovrebbe essere trasferita in tarda mattinata o nel primo pomeriggio nella sala del commiato delle onoranze funebri Bracalenti di Montecassiano, dove verrà allestita la camera ardente. Pandolfi lascia il padre Agostino e la madre Paola.