LORENZO FAVA
Cronaca

Maturità, la prova di italiano: "L’elogio dell’imperfezione è la traccia più gettonata"

Gli studenti all’uscita dalle scuole: in tanti hanno scelto il tema sulle parole di Rita Levi Montalcini "Il primo scoglio è superato, le difficoltà più grandi arriveranno con le altre prove e l’orale".

Maturità, la prova di italiano: "L’elogio dell’imperfezione è la traccia più gettonata"

Maturità, la prova di italiano: "L’elogio dell’imperfezione è la traccia più gettonata"

Esame di maturità 2024: gli studenti affrontano la prima prova, il tema di italiano. Tra le sette tracce a disposizione, al linguistico Leopardi, allo scientifico Galilei e all’Ite Gentili sembra essere privilegiata "Elogio dell’imperfezione", che partiva da un paragrafo della scienziata premio Nobel Rita Levi Montalcini. Tra le analisi di testi letterari proposti quest’anno, gli autori scelti sono stati Giuseppe Ungaretti e Luigi Pirandello. "Ho scelto la traccia C1. Partendo da una frase di Rita Levi Montalcini ho parlato dell’imperfezione nella società moderna, anche ma non solo in campo scientifico – spiega Nicole Scarponi, del liceo linguistico Leopardi –, mi sembrava quella a me più congeniale da argomentare. Per l’esame in generale la prova che sento più ostica è la terza, in francese, tipica del nostro indirizzo EsaBac. La notte prima degli esami l’ho passata a casa, in tranquillità, mangiando una pizza".

Alessandro Pensini, dalla classe 5ªL della stessa scuola, ha scelto il testo argomentativo della tipologia C2: "Ho scritto, partendo da un paragrafo di Maurizio Caminito, di come è cambiata l’espressione nella scrittura diaristica. Ho analizzato il cambiamento di questa forma nel tempo, che è passata da oggetto segreto a bacheca pubblica tramite i social. Ieri (martedì, ndr) sera ho visto le partite degli Europei di calcio, con un po’ di timore per la prova orale dell’esame, ormai prossima, in cui partendo da un’immagine verremo interrogati su molte materie". La sua compagna di classe Jennifer Kassi racconta: "Io ho parlato di Rita Levi Montalcini, articolando il mio pensiero sull’idea di imperfezione e del suo elogio. Anche io temo la terza prova, tutta da svolgere in lingua francese". Spostandosi allo Scientifico Galilei, Michele Calcagni racconta del suo tema: "Ho scritto analizzando i versi di Ungaretti, confrontandolo con D’Annunzio e, in campo artistico, con Picasso. Ero tranquillo, ho passato la serata di ieri (martedì, ndr) immerso nello studio. Quello che temo è la prova di domani (oggi, ndr), la matematica qui è molto complicata". "La traccia che ho scelto, la B1, parlava dell’uso della bomba atomica – racconta Diego Giampaoletti –, ne ho raccontato i rischi mettendo in parallelo lo scritto riportato nella traccia, che trattava la guerra fredda, con rischi e situazioni attuali, trovando dei parallelismi". All’Ite Gentili, Federico Orioli racconta: "Ho analizzato il testo di Ungaretti; ero preparato, le altre tracce non mi ispiravano. Ho un po’ di timore per la seconda prova, che per noi tratta di economia aziendale; ieri (martedì, ndr) sera è stata una serata tranquilla, passata tra amici, in compagnia". Veronica Menichelli, raccontando il suo tema svolto partendo dalla citazione della Montalcini, spiega: "Penso di aver fatto un buon lavoro. Ho parlato di quelli che sono per me i riflessi dell’imperfezione sul presente. La notte prima degli esami siamo stati tra amici, mangiando al McDonald’s, in tranquillità. Speriamo bene, ora, per l’interrogazione orale, dove dovremo preparare tutte le materie". Si torna in classe oggi per la seconda prova, scelta dal ministero in base all’indirizzo scolastico.