Macerata, 19 giugno 2022 - Domani ci sarà la riunione plenaria delle commissioni per gli esami di Stato – se si preferisce, esami di maturità –, che definiranno il calendario delle operazioni. Poi, mercoledì, via alla prima prova scritta (Italiano), nazionale, cioè uguale per tutti, e giovedì la seconda, specifica in base all’indirizzo di studi. A seguire il colloquio orale. In provincia di Macerata, i candidati alla maturità sono 3.015: 2.973 interni e 42 esterni (i cosiddetti privatisti). La maggior parte degli studenti frequenta i licei, seguiti dagli istituti tecnici e poi dagli istituti professionali. Le commissioni (in provincia di Macerata sono 79) sono costituite da due sottocommissioni, composte ciascuna da sei commissari interni e da un presidente esterno. Quest’anno, la struttura dell’esame è diversa da quella del 2021, quando tutto si risolse con una sola prova orale. Tornano dunque le prove scritte. La prima prova, di italiano, avrà una durata di sei ore. Sarà uguale per tutti. Il ministero dell’istruzione proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario (due tracce); analisi e produzione di un testo argomentativo (tre tracce di cui una di ambito storico); riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità (due tracce).
La seconda prova, diversa a seconda del tipo di scuola frequentata, riguarda una sola disciplina tra quelle che caratterizzano il corso di studi ed è elaborata dai singoli istituti, in modo da tenere conto del lavoro effettivamente svolto nel periodo dell’emergenza sanitaria. C’è poi il colloquio orale, che si svolge a partire dall’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un’esperienza, un problema o un progetto), in modo da favorire la trattazione dei nodi concettuali delle diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare. Poi ognuno dovrà raccontare la propria esperienza di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), già nota come alternanza scuola-lavoro, e dimostrare di avere maturato le competenze di educazione civica come definite nel curricolo d’istituto.
Dopo polemiche a non finire, proprio nei giorni scorsi il governo ha stabilito che l’uso della mascherina all’esame non è obbligatorio, ma raccomandato. In ogni caso, si lascia chiaramente intendere che i candidati possono farne comunque a meno nel corso del colloquio orale. Il voto finale è espresso in centesimi ed è dato dalla somma tra i crediti assegnati per gli ultimi tre anni di scuola superiore e i punti maturati all’esame. Quest’anno, il credito scolastico è attribuito fino a un massimo di cinquanta punti, più la prova scritta di italiano per un massimo di 15 punti, poi la seconda prova scritta per un massimo di 10 punti e la terza per un massimo di 25 punti. È prevista anche la possibilità di assegnare la lode agli studenti che hanno ottenuto il massimo dei crediti con un voto unanime del consiglio di classe e il massimo anche nelle prove di esame.