LUCIA GENTILI
Cronaca

Uccisa da un’onda, Margherita Salvucci torna in Italia: fissata la data del funerale

Cerimonia in piazza a Colmurano (Macerata) per la psichiatra 28enne travolta da un’onda a Madeiera. La famiglia apre una raccolta fondi per i giovani medici missionari

Margherita Salvucci, 28enne originaria di Colmurano (Macerata), è stata travolta da un'onda anomala a Madeira dove era in vacanza con la famiglia

Margherita Salvucci

Colmurano (Macerata), 14 luglio 2024 – Tornerà la settimana prossima a casa, a Colmurano, la salma di Margherita Salvucci. La psichiatra di 28 anni aveva perso la vita lo scorso 27 giugno, travolta da un’onda a Seixal nell’isola portoghese di Madeira, dove era in vacanza con la sua famiglia. La mamma Ornella Formica, maestra elementare ed ex sindaco del paese, il padre Piergiovanni e la sorella più piccola Ester erano rientrati in Italia il 30 giugno; con loro era tornato anche il fidanzato di Margherita, che li aveva raggiunti in Portogallo dopo la tragedia.

I familiari avevano saputo fin da subito che per il rientro della salma sarebbe servito più tempo, circa tre settimane, tra autopsia, burocrazia e traduzione di tutti i documenti necessari. Per i risultati dell’esame bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo. Salvo imprevisti, la salma dovrebbe arrivare all’aeroporto di Fiumicino mercoledì mattina. E nel tardo pomeriggio a Colmurano. Sempre se tutto dovesse procedere regolarmente, da giovedì dovrebbe essere allestita la camera ardente al museo “Renzo Ventura” (ex chiesa dei Santi Pietro e Paolo), in viale De Amicis. Non sono ancora stati definiti gli orari di apertura con il Comune. Il funerale si svolgerà nella piazza di Colmurano venerdì alle 18.

Tantissimi, senza sosta, i messaggi che in questi giorni sono arrivati ai cari di “Meggy”. Una famiglia piena di amore, come testimonia l’iniziativa che è stata promossa nel segno di Margherita. “Mamma, babbo e Ester, insieme a Marco e agli amici di Margherita aprono a tutti la possibilità di partecipare a una donazione a fini di beneficenza – hanno scritto –. La somma raccolta sarà devoluta al Collegio universitario aspiranti medici missionari, fondazione nata a Padova e da sempre implicata nella tutela della salute delle popolazioni africane. Margherita aveva conosciuto a Colmurano la bellezza della donazione di sé ai più piccoli e bisognosi, attraverso il volontariato e la missione. Il valore di questa scoperta l’aveva portata prima in Thailandia, poi in India e in Grecia. Questa donazione vuole mantenere viva la testimonianza che Margherita ha dato con la sua vita. La sua accoglienza, la sua intraprendenza, la condivisione delle gioie e dei dolori di chi le stava vicino, la sua grande umanità e intelligenza dell’umano, la sua simpatia ne sono state l’ispirazione”.

Anche l’università di Padova, dove si era laureata, dipinge la 28enne come una delle studentesse più curiose e brillanti; aveva ottenuto il massimo dei voti alla magistrale. Stava già lavorando nell’ambulatorio dei disturbi affettivi e in quello di prevenzione della malattia mentale a Padova. Aveva già concordato con il suo professore un periodo di ricerca in Canada.