REDAZIONE MACERATA

Manzi: estendere il titolo a tutti i teatri storici

La deputata Dem Irene Manzi propone di estendere il titolo di "Monumento nazionale" anche ai teatri storici candidati a patrimonio Unesco, criticando la mancanza di criteri oggettivi nella selezione attuale.

Manzi: estendere il titolo a tutti i teatri storici

Manzi: estendere il titolo a tutti i teatri storici

Attribuire il titolo di "Monumento nazionale" anche a quei teatri storici candidati a patrimonio Unesco. Dopo l’assegnazione del titolo di "monumento nazionale" allo Sferisterio e al teatro Ventidio Basso di Ascoli, la deputata Dem, Irene Manzi, rilancia con il governo e ha presentato un emendamento che chiede di allargare il riconoscimento anche a quei teatri storici candidati a patrimonio Unesco, individuati due anni fa dalla Regione Marche. "Emergono da più parti polemiche intorno alla proposta di legge presentata dalla maggioranza di governo per trasformare 46 teatri d’Italia in altrettanti monumenti nazionali. Una lista, destinata ad ampliarsi durante l’esame del provvedimento e inevitabilmente parziale, in considerazione della mancanza di criteri oggettivi per l’attribuzione del titolo di "monumento nazionale", da cui mancano teatro importanti, la cui assenza è difficilmente spiegabile - commenta Manzi -. Questo vale anche per le Marche che vedono riconosciuti due teatri importanti come lo Sferisterio e il Ventidio Basso, ma in cui si evidenzia la mancanza di teatri altrettanto importanti come il Rossini di Pesaro Capitale della Cultura, il teatro della Fortuna di Fano o il teatro dell’Aquila di Fermo, solo per citarne alcuni. Proprio per questo e, per tenere fede al principio di applicare criteri oggettivi e non semplicemente personalistici o politici, penso sia giusto rilanciare il tema dei teatri storici patrimonio Unesco. In questa direzione ho presentato un emendamento che richiede di attribuire il titolo di ‘Monumento nazionale’ proprio a quei teatri storici candidati a patrimonio Unesco. Un elenco ufficiale e non arbitrario, fondato su criteri chiari, gli stessi che dovrebbero guidare le scelte della maggioranza di governo che compone la giunta Acquaroli".