REDAZIONE MACERATA

Mancano pure i camionisti: "C’è chi tiene i mezzi fermi"

La carenza di autisti per i Tir in Italia preoccupa le imprese di autotrasporto. Costi elevati, lavoro faticoso e bassi stipendi minacciano il settore.

Nazzareno Latini, presidente Cna Autotrasporti Fita di Macerata, fa il punto della situazione in provincia

Nazzareno Latini, presidente Cna Autotrasporti Fita di Macerata, fa il punto della situazione in provincia

"Il problema è generalizzato in tutta Italia. Anche qui in provincia siamo messi male. Ci sono diverse aziende che tengono dei mezzi fermi perché non trovano le persone disposte a guidarli". Parole di Nazzareno Latini, presidente Cna Autotrasporti Fita di Macerata: trovare autisti da mettere alla guida di un Tir è diventata un’impresa quasi impossibile. Diversi sono i fattori alla base del problema che, se non affrontato, nell’arco di dieci/quindici anni determinerà condizioni tali che il settore non sarà più in grado di soddisfare le richieste di trasporto provenienti dai committenti. Un orizzonte al quale guardano con una certa preoccupazione le oltre 600 imprese di autotrasporto attive in provincia. "Per conseguire la patente di guida professionale si devono sostenere costi pesanti, fra i 4.500 e i 5.000 euro, e questo certo non aiuta. In secondo luogo, si tratta di un lavoro impegnativo: se si rimane in ambito locale è un conto, ma già se gli spostamenti si riferiscono all’ambito nazionale o europeo sono richiesti sacrifici importanti che non tutti, a partire dai giovani, sono disposti a fare". E c’è anche un problema di retribuzioni. "Gli stipendi sono buoni – continua Latini – ma dovrebbero essere aumentati. Noi facciamo quello che possiamo, ma penso che anche le istituzioni debbano fare qualcosa, sia sul fronte della formazione che su quello degli incentivi da destinare al settore". Al momento, però, questo lavoro risulta molto meno attrattivo di un tempo e tanti che sono sul campo non lo saranno ancora per molto: tra gli autisti in servizio molti hanno tra i 57 e i 60 anni. Le stime dicono che nell’arco di 10/15 anni un autista su due lascerà il lavoro e il "rimpiazzo" sarà insufficiente alle necessità. "La situazione rischia di diventare drammatica. Io ho una ditta con dieci camion. Attualmente sono tutti coperti, ma ci sono periodi in cui le cose vanno diversamente". Inevitabile fare ricorso ad autisti stranieri. "Non è qualcosa che accadrà, ma è già in atto", prosegue Latini. "In tutte le imprese di autotrasporto la presenza di camionisti di origine straniera, anche se diversi di questi sono in Italia da anni, è elevata: almeno il 50%. E per fortuna, aggiungo. Perché senza di questi rischieremmo il collasso".

Franco Veroli