LUCIA GENTILI
Cronaca

Maltrattamenti in famiglia, arrestato 31enne

Minacce di morte e percosse nei confronti della ex moglie, l’uomo dovrà scontare una condanna di tre anni e otto mesi di reclusione

Maltrattamenti in famiglia, arrestato 31enne

di Lucia Gentili

È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia un trentunenne di Penna San Giovanni. È stato portato al carcere di Fermo, dove dovrà scontare la condanna a tre anni e otto mesi di reclusione per fatti avvenuti tra il 2017 e il 2020. Minacce di morte, percosse e azioni reiterate contro la moglie, ormai ex. Lo scorso fine settimana sono stati i carabinieri di Penna San Giovanni a dare esecuzione all’ordine di carcerazione della Procura di Macerata, ufficio esecuzioni penali nei confronti del trentunenne, condannato appunto per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Le indagini, condotte nel 2020 dai militari, avevano consentito di accertare numerose maltrattamenti, realizzati tra il 2017 e il 2020, contro la coniuge (residente in provincia). All’epoca dei fatti e nel corso degli anni, i carabinieri erano intervenuti più volte nell’abitazione dei due conviventi per numerose chiamate e segnalazioni, a seguito delle quali era stato possibile provare un contesto tale da configurare il reato di maltrattamenti in famiglia continuato.

Nel 2020 la vittima ha denunciato i fatti ricostruendo il vissuto di sofferenze dovuto alla convivenza sotto lo stesso tetto, caratterizzata da liti senza apparente motivo che spesso si concretizzavano in insulti, minacce e atti di violenza fisica; episodi che l’avrebbero fatta temere per la propria incolumità e che spesso si sarebbero registrati quando il marito era in stato di alterazione psico-fisica. Dal 2019, a seguito dell’entrata in vigore della normativa del "codice rosso", queste condotte sono state relazionate all’autorità giudiziaria, anche in relazione alla violenza assistita da parte di minore convivente.

Aspetto quest’ultimo che non ha consentito oggi la sospensione dell’esecuzione della condanna.

Continua così l’impegno dell’Arma sul fronte della tutela delle vittime vulnerabili, sotto la direzione della Procura, in applicazione della normativa del "codice rosso", che si pone l’obiettivo di rafforzare la tutela di coloro che subiscono maltrattamenti e altri gravi reati, in particolare nell’ambito delle relazioni di convivenza.