REDAZIONE MACERATA

"Mai sottostimare il disagio. Bisogna intervenire subito"

Giuli, direttore del dipartimento Dipendenze patologiche dell’Ast, sottolinea che spesso "per il troppo amore si finge di non vedere, ma i segnali possono sfociare in episodi gravissimi" .

Il dottor Gianni Giuli sull’aumento di casi di violenza tra le mura di casa

Il dottor Gianni Giuli sull’aumento di casi di violenza tra le mura di casa

"Per il troppo amore si finge di non vedere, ma sottostimare i segnali di disagio può portare ad episodi di violenza gravissimi". Sono le parole del dottore Gianni Giuli, direttore del dipartimento Dipendenze patologiche dell’Ast di Macerata, in merito all’aumento di casi di violenza che vedono i figli aguzzini e i loro genitori vittime. A provocare reazioni violente, sfociate in aggressioni particolarmente brutali, in un contesto drammatico di disagio, spesso l’abuso di sostanze stupefacenti. "Saper chiedere aiuto crea un conflitto all’interno della famiglia, un conflitto con i propri figli – ha spiegato il dottor Giuli –. A volte per il troppo amore si finge di non vedere, si sottostimano segnali che invece, sicuramente, in certi contesti familiari ci sono. E questo può portare ad episodi che poi si rivelano gravi. È necessario intervenire subito, curare quando poi è tardi diventa difficile. Non si aggrediscono i genitori da oggi a domani. Quando si arriva all’aggressività c’è un aspetto neurologico ormai già variato. La percezione è che ci sia stato, negli ultimi tempi, un aumento di segnalazioni, dei cosiddetti codici rossi. Ma per dirlo bisogna avere tra le mani dati certi. Quello che vediamo noi è chi è in cura, chi è segnalato. Ma poi c’è il sommerso – ha continuato Giuli –. Per uno che si cura ce ne sono tre che non lo fanno. E questo è devastante. Tanti genitori ancora non denunciano, tanti casi restano nascosti tra le mura domestiche. Nascondersi e fare finta di non vedere può portare a conseguenze gravissime. Anche solo decidere di parlarne al Family Point può muovere qualcosa". Il Family Point un progetto finalizzato alla prevenzione del disagio e delle dipendenze e alla promozione di uno stile di vita sano da parte degli adolescenti, è uno sportello di ascolto gratuito promosso in collaborazione con l’Ast di Macerata. "Sono aumentati i casi di genitori che portano i figli a parlare con i medici o gli psicologi dei Family Point. Colpevolizzare soltanto la famiglia è riduttivo. Ora tutto, anche l’educazione, passa attraverso la rete, i social network, e stiamo assistendo ad una "normalizzazione" dell’uso di sostanze derivate dalla cannabis. Per quattro famiglie su sei l’uso di cannabis è considerato "normale". Ci sono delle droghe che possono portare all’aggressività: la ketamina crea dissociazione, come le droghe sintetiche che ormai possono anche essere reperite su internet" ha concluso il professionista.

c. m.