REDAZIONE MACERATA

M5S e sinistra: "Passo indietro sul candidato"

"Fare tutti un passo indietro per farne dieci in avanti". Così Movimento 5 Stelle, Dipende da Noi e Rifondazione Comunista...

"Fare tutti un passo indietro per farne dieci in avanti". Così Movimento 5 Stelle, Dipende da Noi e Rifondazione Comunista...

"Fare tutti un passo indietro per farne dieci in avanti". Così Movimento 5 Stelle, Dipende da Noi e Rifondazione Comunista...

"Fare tutti un passo indietro per farne dieci in avanti". Così Movimento 5 Stelle, Dipende da Noi e Rifondazione Comunista si rivolgono al Pd e al suo candidato governatore, Matteo Ricci, chiedendo che si ragioni insieme anche sul nome di chi dovrà sfidare Francesco Acquaroli alle elezioni regionali. "Stiamo lavorando per costruire un progetto comune, una proposta nuova e discontinua per le Marche – scrivono il coordinatore regionale M5S Giorgio Fede, i coordinatori di Dipende da Noi, Roberto Mancini (foto) e Paola Petrucci, e i segretari marchigiani del PRC, Rossana Montecchiani e Gabriele Marcozzi –. Dovremo farlo insieme, proseguendo sia nel tavolo programmatico tra le forze politiche, sia nel dialogo con le forze sociali, culturali e civili più vive delle Marche. Insieme si sta cercando di realizzare un programma alternativo all’oscura e fallimentare esperienza di governo nelle Marche delle destre, ma anche capace a dare risposte ai tanti problemi irrisolti del passato che hanno aperto la strada all’attuale compagine di governo". Sul candidato, le forze di sinistra e i Cinque Stelle parlano di questioni di metodo e di merito. "La scelta del candidato presidente non solo può manifestarsi solo insieme e dopo una ricerca comune, ma dovrebbe mostrare un profilo coerente con questi impegni – scrivono –. È legittimo che il Pd abbia una propria proposta di candidato, Matteo Ricci. Ma questa non è affatto un’investitura per l’intera coalizione. Anzi, il fatto che l’europarlamentare abbia già avviato una propria personale campagna elettorale non agevola lo sforzo comune per la ricerca di un accordo unitario. Tanto più se si considerano alcune sue scelte recenti, come il voto favorevole alla relazione sul riarmo dell’Unione Europea. Si lavori tutti con il giusto metodo corale per far maturare questa unione".

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