FRANCO VEROLI
Cronaca

Luce in fondo al tunnel. In risalita il numero di imprese in provincia: "Bene edilizia e turismo"

Iscrizioni e cessazioni nel 2023: saldo positivo nel Maceratese, in controtendenza rispetto a tutte le altre zone delle Marche. Tritarelli (Cna): "Ora interventi mirati per consolidare il progresso".

Luce in fondo al tunnel. In risalita il numero di imprese in provincia: "Bene edilizia e turismo"

Nelle Marche il 2023 registra ancora un segno negativo, sia pure lieve ( -0,07%) del tasso di crescita annuale delle imprese. Al 31 dicembre scorso sono 152.956 quelle registrate, mentre quelle attive sono 135.205. Nell’anno appena trascorso, la base imprenditoriale della regione si è "ristretta" per effetto sia di un elevato numero di cancellazioni d’ufficio (oltre 4.800), sia del saldo leggermente negativo (-103) tra le iscrizioni (7.344) e le cessazioni al netto delle cancellazioni d’ufficio (7.447).

Questo il quadro che emerge dal rapporto annuale di Movimprese della Camera di commercio delle Marche, nell’ambito del quale però, la provincia di Macerata costituisce una positiva eccezione, sia pure in un contesto economico che resta assai complesso e delicato, vista la "bufera" del 2022: "I saldi tra iscrizioni e cessazioni nette a livello regionale – sottolinea il presidente della Cna Macerata, Maurizio Tritarelli – sono tutti di entità modesta, ed è diffuso il segno negativo. La provincia di Ancona registra un saldo pari a –88 unità per un tasso di crescita a –0,21%, quella di Pesaro-Urbino perde 61 imprese (-0,16%), per Ascoli il saldo si ferma a -64 imprese (-0,27%), mentre a Fermo le cessazioni nette superano le iscrizioni di appena 9 unità (-0,05%). Costituisce eccezione solo la provincia di Macerata, con un saldo di +119 imprese (+0,34%)". "L’anno scorso – prosegue Tritarelli – nella nostra provincia abbiamo avuto 1.726 nuove iscrizioni, a fronte di 1.607 cessazioni nette. La ripresa economica locale poggia, in particolare, sul contributo positivo del settore delle costruzioni, incentivato dall’effetto bonus edilizia, insieme ad una crescita delle attività turistiche e dei servizi alle imprese. Bene, per carità, ma non possiamo dimenticare che venivamo da un 2022 che aveva spazzato via oltre 2000 imprese attive, solo nella provincia di Macerata. Chiaro che il dato 2023 ci conforta, ma la strada per recuperare la piena capacità produttiva è ancora lunga".

Secondo la Cna è perciò necessario garantire adeguate risorse per supportare il tessuto imprenditoriale della provincia: "Servono interventi mirati per consolidare questo progresso e superare le sfide economiche del territorio – conclude Tritarelli –. Le istituzioni devo aiutare le piccole imprese sostenendo i processi di innovazione, affinché siano maggiormente competitive sui mercati e sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale. Le nostre proposte sono sui diversi tavoli di discussione e la nostra disponibilità è costantemente presente".

"Nel 2023 la demografia d’impresa marchigiana migliora, anche se di poco, rispetto ai dodici mesi precedenti. Timidamente risale il numero delle iscrizioni, si attenua quello delle cancellazioni. Non siamo ancora del tutto allineati al dato Italia, ma il tessuto economico tiene e si muove", commenta Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche. "C’è ancora molta strada da fare – aggiunge – e Camera Marche è per prima al fianco delle imprese ancora molto provate, a partire da quelle dei settori storicamente con numeri più importanti che ancora scontano la dura contingenza economica dell’ultimo quinquennio: manifattura e commercio su tutti".