Le testate online dedicate alla pallavolo stanno già macinando info di mercato a profusione, ma praticamente nessuna sta riguardando la Lube. Mai come quest’anno intorno al club biancorosso c’è silenzio. Di quella che potrebbe essere l’ultima compagine plasmata dal dg Cormio (è in scadenza di contratto) non trapelano indiscrezioni o trattative. Va detto che dopo la mezza rivoluzione estiva e pure il cambio in panchina, se si crede in un progetto legato ai giovani non si può non avere pazienza dando tempo e fiducia. Mentre si cercano di capire i margini di progresso dei singoli, tuttavia su un giocatore qualcosa si sta muovendo: Lagumdzija. Sul Carlino del 2 gennaio proprio Cormio non ha smentito, anzi ha confermato la nostra anticipazione, cioè che sull’opposto - in scadenza di contratto a giugno - ci sono allettanti offerte di club turchi e russi. Ci risulta che Adis non avrebbe accettato la proposta di rinnovo fattagli dalla Lube, anche perchè un po’ al ribasso rispetto a quanto percepisce ora. L’offerta di Civitanova è legata alla nuova politica di "spending review" che prevede ingaggi lontani dalle cifre astronomiche del passato. Lagumdzija avrebbe dato invece un ok verbale alle sirene estere. Nulla contro squadra, dirigenza, tifosi o città nella sua scelta, molto semplicemente per il 25enne è praticamente impossibile rifiutare offerte da capogiro. Comprensibile, nonché situazione che la Lube ha già vissuto con Sokolov o giusto la scorsa estate con Yant. Se davvero l’opposto se ne andrà, dovrà essere fatto in questo ruolo l’intervento più importante sul mercato. Lagumdzija non sempre è incisivo, specie l’anno scorso (prima stagione alla Lube) è mancato nelle partite che contavano, però è un fattore pesante a livello tecnico e i numeri lo spiegano bene: top di squadra per punti assoluto e ace. Secondo le nostre fonti, la Lube ha fatto un sondaggio per Romanò, trovando la disponibilità alla cessione perché Piacenza sembra sia propensa a lanciare definitivamente il baby Bovolenta. Tuttavia l’ipotesi non avrebbe convinto del tutto sul piano tecnico (l’azzurro in effetti è un po’ discontinuo) e soprattutto costerebbe uno sproposito perché secondo i ben informati Romanò guadagna sui 300 mila euro annui. Dovrebbe accasarsi a Modena. Opposti particolarmente forti e acquistabili non sembrano essercene, tanto più con una politica di ingaggi senza follie. Da capire se sono percorribili eventualmente soluzioni interne, poiché Dirlic sarebbe titolare in metà dei team di SuperLega e quando Medei lo ha chiamato in causa ha sempre risposto bene. Da non scartare del tutto infine l’idea di spostare Nikolov ad opposto visto che in ricezione fatica tanto e inoltre la Lube può stare serena con schiacciatori Loeppky e Bottolo.
Andrea Scoppa