Prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Sono stati questi gli obiettivi dell’incontro di sensibilizzazione svoltosi all’Ite Gentili che ha visto protagonisti gli studenti degli istituti superiori della città che hanno dialogato con le istituzioni sul tema della violenza di genere. "Con il progetto ‘Guardami negli occhi’ abbiamo raggiunto 800 studenti grazie allo sviluppo di attività progettuali che hanno permesso di approfondire un personaggio femminile come Madama Butterfly e, parallelamente, di riflettere sul tema della violenza di genere e sulle dinamiche relazionali – ha detto l’assessore Francesca D’Alessandro –. Il focus è la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, ma l’obiettivo è quello di creare e formare nuove generazioni di studenti che riconoscano l’importanza delle buone relazioni e del rispetto reciproco e, per l’occasione, abbiamo ideato il nuovo motto "Scuola libera dalla violenza"". Il prefetto Isabella Fusiello, invece, ha ricordato la vicenda di Giulia Cecchettin e ha sottolineato quanto "la tematica della violenza di genere sia di grandissima attualità dato che parliamo di un fenomeno purtroppo presente nella società e nelle famiglie, un fenomeno che, nonostante le nuove disposizioni di legge che inaspriscono le pene, non arretra ma tende a aumentare. È quindi necessario partire proprio dalle famiglie per educare i figli all’uguaglianza e alla promozione di relazioni paritarie". "Gli strumenti normativi in Italia sono all’avanguardia per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere ma il fenomeno è ancora molto presente e allarmante – ha aggiunto Marcello Pedrotti, vicario del questore –. Parliamo di un fenomeno che è anche culturale e c’è quindi bisogno di tempo affinché anche gli strumenti possano diventare efficaci coinvolgendo non solo le famiglie e le scuole ma tutta la comunità con iniziative importanti come questa. La questura è impegnata da anni sul campo anche attraverso l’iniziativa ‘Questo non è amore’ grazie alla quale abbiamo raggiunto circa un milione di persone sul territorio nazionale". Anche il tenente colonnello Giorgio Picchiotti, comandante dei carabinieri, ha sottolineato "la grande opportunità che il progetto ‘Guardami negli occhi’ offre alle scuole perché rappresenta un importante spunto di riflessione per i giovani e per debellare un fenomeno allarmante".
CronacaLotta alla violenza di genere con "Guardami negli occhi"