"Lo chiamavano Brizenbauer". Il trailer del documentario su Brizi

Il trailer del documentario su Pino Brizi, difensore nato a Macerata, svela la sua vita calcistica. Il film sarà presentato a Milano a novembre.

"Lo chiamavano Brizenbauer". Il trailer del documentario su Brizi

Pino Brizi, 1942-2022

Pubblicato il trailer di "Lo chiamavano Brizenbauer. La favola viola di Pino Brizi", il documentario che ripercorre la vita calcistica del compianto difensore nato a Macerata nel 1942 e deceduto due anni fa. Per il momento è visibile solo un estratto di poco più di un minuto, per l’intera opera si dovrà invece pazientare almeno un mese poiché il video è in nomination al "Sport Movies & Tv", finale del campionato mondiale della televisione, del cinema, della cultura e della comunicazione sportiva in programma a Milano dal 5 al 9 novembre. Voce narrante del lavoro fatto da Roberto Davide Papini, è proprio quella del figlio Gianluca. "Il documentario – dice al Carlino il figlio Gianluca – inizia con una suggestiva immagine di un bambino che gioca al Campo dei Pini, proprio dove iniziò papà. Ritengo che sia venuto fuori un bel ricordo di mio padre, sono circa 33 minuti imperniati sul calcio. Era complicato inserire spezzoni di partite d’epoca per questioni di diritti e di budget, e allora si è puntato soprattutto su foto e testimonianze". Spiccano quelle di ex compagni e calciatori della Viola che fu come Antognoni, Chiarugi e Roggi, nonché di maceratesi come Prenna e Giovanni Pagliari. "Il modo migliore per far conoscere alle nuove generazioni come giocava e cosa ha fatto papà sul rettangolo verde – prosegue Brizi –, d’altronde Papini è regista e giornalista bravo e non nuovo a lavori di questo tipo, un documentario precedente lo aveva fatto su Picchi". La storia di Brizi è davvero una favola sportiva moderna. Tifoso della Fiorentina, coronò il suo sogno di giocarci vincendo pure lo Scudetto del 1969 (secondo e ultimo per il club) e proprio un suo gol evitò la retrocessione nel 1971. In maglia viola è stato capitano disputando 374 partite, secondo solo ad Antognoni.

Andrea Scoppa