I sindacati litigano sul camice. "Le dichiarazioni della Uil Fpl sul riconoscimento economico dei tempi di vestizione per infermieri e operatori socio sanitari dell’Ast 3 per il periodo 2009/2014 non sono veritiere", afferma in una nota la Cisl Fp Marche. "La nostra – spiegano Luca Talevi e Paola Ticani – è stata l’unica sigla sindacale che ha portato l’azienda alla proposta di conciliazione che, poi, è stata presentata dalla direzione dell’Ast a tutte le sigle sindacali. E, infatti, lunedì, oltre a noi firmeranno anche gli altri. Ma a questo esito positivo si è arrivati grazie ai circa 400 lavoratori che otto anni fa hanno aderito alle cause intentate dalla Cisl Fp Marche, tramite l’avvocato Diomede Pantaleoni, davanti al tribunale di Macerata". Di qui la "sorpresa e lo sgomento" di fronte al comunicato della Uil, che ieri rivendicava di aver firmato la conciliazione per una quarantina di lavoratori. "Dal testo – evidenziano Talevi (foto) e Ticani – sembra che la proposta della direzione sia frutto del lavoro di una sigla che in questi anni in realtà non ha avviato alcun tipo di ricorso in materia, al contrario della Cisl Fp Marche. Lo stesso responsabile regionale della Uil Fpl, Marcello Evangelista, insieme ad altri lavoratori dello stesso sindacato, compare tra i circa 400 ricorrenti che hanno aderito alle cause intentate dalla Cisl Fp Marche. Noi non abbiamo alcun problema a difendere anche iscritti ad altri sindacati, ma non sono accettabili strumentalizzazioni e tentativi di prendersi meriti inesistenti".
A sbloccare la situazione ferma da anni, poi, è stato il fatto che la Cisl Fp Marche ha anche patrocinato 145 decreti ingiuntivi, con un riconoscimento di compensi dovuti che oscillano tra i mille e 4mila euro a lavoratore. "La Cisl Fp è a disposizione reale e concreta, con l’avvocato Pantaleoni e i suoi referenti sindacali, per tutelare tutti i lavoratori interessati al riconoscimento dei loro diritti e al rapido pagamento di quanto dovuto nel rispetto dei contenuti della sentenza, intentata solo ed esclusivamente dalla Cisl Fp, e della proposta condivisa con la direzione. Si può capire la ricerca della visibilità, ma bisogna avere rispetto per la verità". Le sentenze del tribunale hanno riconosciuto che i tempi di vestizione e di vestizione prima di iniziare il turno o dopo averlo concluso, che nel quinquennio 2009-2014 non erano stati retribuiti, vanno invece pagati. Dal 2015, in poi, è stato sottoscritto un accordo tra le parti che ha definitivamente sancito il loro riconoscimento. L’Ast dovrà pagare oltre un milione di euro.