"Liste d’attesa sempre più lunghe"

Loredana Longhin della Cgil Marche denuncia che le liste d'attesa sanitarie non si sono ridotte come dichiarato dalla Regione post pandemia, con tempi di attesa in aumento. La carenza di personale sanitario e i fondi insufficienti per ridurre le liste d'attesa sono criticati dalla Cgil.

"Liste d’attesa sempre più lunghe"

"Liste d’attesa sempre più lunghe"

"I dati sulle liste d‘attesa dell’Agenzia regionale sanitaria (Ars), elaborati da Ires Cgil, non sono così rassicuranti come la Regione vuole farci credere. La realtà è molto diversa e molto più grave", denuncia Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil Marche. È vero che nel periodo post pandemia la domanda di visite e prestazioni è aumentata, ma è altrettanto vero che il sistema non ha saputo dare risposte adeguate, visto che i tempi entro i quali vengono evase sono aumentati, con le liste di attesa che invece di ridursi si allungano. "C’è stato un calo della capacità del sistema di garantire i giusti tempi delle prenotazioni. In particolare, mentre nel 2019 l’87,6% delle prenotazioni di classe B venivano garantite entro il termine massimo, cioè 10 giorni, nel 2023 il termine viene rispettato solo nel 66,5% dei casi. Per quelle con priorità D si è passati dall’87,1% del 2019 al 70% del 2023, una flessione di oltre il 17%. Un quadro confermato dai numeri riferiti all’ultimo periodo disponibile, gennaio-aprile 2024: se nel 2019 l’89,9% delle prenotazioni di classe B per una visita cardiologica era stato garantito entro i tempi previsti, nel 2024 la percentuale crolla al 56,1%". "Le riforme della giunta Acquaroli fanno acqua da tutte le parti. A due anni dalla legge 19 che doveva riorganizzare tutto il sistema sanitario, vediamo quante difficoltà hanno le Ast a svolgere i propri compiti, e il Piano socio sanitario, nei fatti, non ha cambiato nulla", sottolinea Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche. Secondo le stime della Fp Cgil, nelle Marche mancano almeno 1.300 infermieri, 560 medici, 800 operatori socio sanitari e 70 tecnici di radiologia. Le soluzioni della Regione non convincono. "I 13 milioni che ha a disposizione quest’anno per abbattere le liste d’attesa non bastano. Bisogna aggiungerne altri, così come stanno facendo altre Regioni".