Macerata, 14 giugno 2023 – Macerata invasa dalle tipule: chiamate volgarmente ‘zanzarotti’, in realtà non hanno nulla a che fare con le zanzare, sono innocue. Se però, da una parte, non costituiscono un pericolo per l’uomo, sono invece parecchio dannose per l’agricoltura. Nell’ultima settimana la città si è riempita di questi insetti, che stanno facendo sempre più discutere: se ne vedono moltissimi nel centro storico, dove formano delle ’nuvole’, ma anche nella zona di viale Carradori e nelle campagne che circondano Macerata. In tanti si armano di pazienza, alle prese con questi grossi insetti dentro le case, dentro i negozi, perfino dentro il teatro Lauro Rossi. E si scatena l’ironia sui social: "Invasione di zanzare agli ascensori, chiediamo il bonus racchette elettriche". Il Comune rassicura i cittadini: le tipule non rappresentano un rischio per gli esseri umani e non si ravvisa la necessità di una disinfestazione.
"Esistono ben 48 specie di tipule, oltre alle sottospecie, non sono pericolose – spiega Federico Landi, entomologo e volontario al Museo di storia naturale maceratese, oltre che presidente dell’associazione Amici del museo di storia naturale, che svolge la funzione di direttore della struttura –. A differenza delle zanzare, non pungono. Se ce ne sono così tante in giro, ciò è dovuto probabilmente all’alto livello di umidità che ha favorito il loro sviluppo. Per l’agricoltura invece il discorso è diverso. Le tipule creano danni, mangiano le sementi. Quindi può accadere che ci sia bisogno di ripiantare. Quanto alla diffusione, dipende molto dalla specie, ci sono quelle che prediligono i corsi d’acqua e quelle che invece stanno sulle acque ferme. Quella che abbiamo noi è una tipula "sp" (specie non determinata), bisognerebbe analizzarla per essere certi della tipologia".
La tipula può costituire un problema in orti, giardini, prati, ovunque il terreno sia umido, e riguarda ogni tipo di coltura erbacea, ma anche vivai di piante arboree. La dannosità può essere notevole: in caso di piantine emergenti, può costringere alla risemina. Per dare un’idea, comunque, una femmina depone dalle 200 alle 800 uova. "Si nutrono solo di vegetali – sottolinea l’assessore all’ambiente, Laura Laviano –, creano sì danni all’agricoltura, ma non pungono l’uomo e non trasmettono malattie. Sono attratte dall’umidità, quindi in un periodo come questo ci si può fare poco.
Gli insetticidi andrebbero a colpire altri insetti impollinatori, che invece sono utili. La disinfestazione con la sostanza chimica volatile si mette in atto solo in caso di forte necessità. Diverso è per le zanzare, ci sono arrivate varie segnalazioni. Ma, proprio per evitare di diffondere la sostanza chimica nell’aria, abbiamo optato per un’azione diversa: distribuiremo pasticche effervescenti con il principio attivo insetticida in tutti gli ottomila tombini della città". Attivi anche piani di monitoraggio per capire quali sono le zone da trattare più di frequente. Non solo insetti: anche i ratti stanno creando problemi, ora capita che ci sia acqua nei piani interrati e i topi salgono in superficie. "I cittadini non lascino residui di cibo all’esterno e facciano correttamente la raccolta dei rifiuti – l’invito di Laviano –, abbiamo intensificato le esche e il controllo, ma le condizioni climatiche del momento non sono di grande aiuto".