
Romano Carancini (Pd)
"Una scelta compromettente e antistorica". Il consigliere regionale Romano Carancini (Pd) torna a puntare il dito contro il governatore Francesco Acquaroli e la Lega per il caso Link Campus University, l’ateneo privato che vorrebbe aprire corsi di Medicina e Odontoiatria a Fano, Ascoli e Macerata. "Sotto la scelta inconcepibile del presidente, ci sono evidenti interessi finanziario-elettorali della coalizione delle destre", dice l’ex sindaco di Macerata, riferendosi al contributo elettorale versato dalla Link nelle casse della Lega. Carancini parla di "un’operazione opaca", dall’"odore nauseabondo". "Il parere favorevole di Acquaroli alla Link University è stato espresso ad "occhi chiusi", senza tenere conto di cosa prescrive la legge. La norma – spiega Carancini – impone al presidente di esprimersi “avendo valutato le specifiche condizioni dell’offerta formativa nel settore in ambito regionale e la sua interazione con l’assistenza sanitaria, tenuto conto delle strutture private accreditate in convenzione con il soggetto proponente e provvedendo direttamente a indicare le strutture di competenza regionale da mettere a disposizione dell’istituendo corso di studio“. Nel parere ci sarebbe dovuta essere una valutazione analitica sull’offerta formativa della Link University, sul numero degli studenti, sulla qualificazione dei docenti, sui ricercatori, sulle sedi universitarie, sui laboratori, sul percorso didattico, sulla sostenibilità economico-finanziaria con evidenza delle fonti di finanziamento, sui costi del personale docente e non, sulle garanzie finanziarie del progetto. E ancora, quali strutture sanitarie pubbliche saranno messe a disposizione della Link oppure se già esistono accordi tra quest’ultima e strutture sanitarie private, disponibili ad affiancare l’ateneo privato. Questo esige la legge nella valutazione che avrebbe dovuto ispirare il presidente della Regione. Ma nel parere favorevole si legge l’esito di un’istruttoria in grado di rispondere sugli aspetti appena evidenziati? No". Carancini aggiunge: "Acquaroli fa porre domande retoriche ai direttori generali delle aziende sanitarie le cui risposte sono scontate, ma del tutto estranee ai criteri che la legge prescrive per valutare se autorizzare o meno una università privata. Chiede di relazionare sulla sussistenza di carenza del personale medico rispetto al fabbisogno nell’ambito di competenza. Sull’oscuro parere favorevole di Acquaroli – conclude Carancini – il gruppo regionale del Partito democratico, a mia prima firma, ha presentato una interrogazione".