LORENA CELLINI
Cronaca

L’hotel Solarium chiude i battenti: "È un peccato"

Ieri l’ultima cena con i 15 dipendenti dello storico albergo. Il gestore: gli affari andavano bene.

Gianni Domizi, 77 anni, gestisce la struttura da mezzo secolo

Gianni Domizi, 77 anni, gestisce la struttura da mezzo secolo

Addio all’hotel Solarium. Ieri è stato l’ultimo giorno di apertura dello storico albergo. Esiste fin dagli anni sessanta, a ridosso della rotonda del quartiere San Marone. Chiuderà e non per carenza di prenotazioni, ma per scelta dei proprietari, la Kos Spa, gruppo che si occupa di sanità, e che non ha rinnovato l’affitto. Troppo alte le spese per coprire i necessari interventi di manutenzione e di messa in sicurezza di cui necessita la struttura, quindi la scelta di chiudere e vendere. Una tegola che si abbatte sul capo dei dipendenti.

"Abbiamo cercato figure interessate a portare avanti l’attività mantenendo la destinazione alberghiera, ma nonostante gli sforzi fatti non ci siamo riusciti", racconta commosso Gianni Domizi, 77 anni, che gestisce la struttura da mezzo secolo. Una vita, la sua, trascorsa a portare avanti l’albergo con un impareggiabile garbo che lo ha contraddistinto anche nell’impegno profuso nel settore del turismo cittadino. Ieri l’ultima cena, con i diciotto dipendenti della struttura, una serata segnata da una vena di malinconia e rammarico per il destino del Solarium, un tre stelle con una ventina di camere. "Un vero peccato sia finita così – aggiunge Domizi – perché gli affari andavano molto bene, avevamo le camere sempre piene anche grazie ai soggiorni degli operai che stanno lavorando nei tanti cantieri edili aperti in città e che vengono da fuori Civitanova".

Dell’albergo, nel 1975, diventa proprietaria la clinica Villa Alba e, diversi anni dopo, subentra Villa dei Pini, fino all’ingresso di Carlo De Benedetti che all’inizio del 2000 rileva la clinica civitanovese, l’istituto Santo Stefano di Porto Potenza e anche il Solarium.

In questi anni Domizi è sempre stato alla guida dell’albergo. Era giovanissimo quando ne ha preso la gestione e fino alla fine ha speso tutte le sue energie per cercare una soluzione diversa dalla chiusura. Ma, ha dovuto arrendersi e domenica ha registrato l’ultimo check in. Ora, la domanda è cosa succederà della struttura. Al momento, non risultano progetti presentati in Comune per la conversione dell’edificio in volumetria residenziale, prassi che è invece avvenuta per tutti gli altri hotel che sono stati chiusi in città negli ultimi anni, tutti sacrificati alla logica immobiliarista e tutti trasformati in appartamenti, in barba alla vocazione turistica di cui spesso si parla vantando Civitanova che però ha sempre meno posti letto da offrire.