L’energia pesa sulle nostre imprese: "La competitività è penalizzata"

La denuncia del presidente della Cna: "Paghiamo molto più di Spagna e Francia. Servono interventi" .

L’energia pesa sulle nostre imprese: "La competitività è penalizzata"

La denuncia del presidente della Cna: "Paghiamo molto più di Spagna e Francia. Servono interventi" .

Un peso sempre maggiore delle bollette energetiche grava sulle spalle delle micro e piccole imprese italiane, come denuncia della Cna Macerata. "Paghiamo l’energia il 50% in più rispetto alle imprese spagnole e il 40% in più rispetto a quelle francesi. Diventa difficile essere competitivi sugli stessi mercati", spiega Maurizio Tritarelli (nella foto), presidente di Cna Macerata, commentando la rilevazione realizzata dalla Cna nazionale sull’andamento dei prezzi dell’energia.

Secondo l’indagine Cna, infatti, "la situazione energetica attuale mostra come le imprese nella fascia di consumo fino a 20 MW l’anno pagano l’energia elettrica il 14% in più della media europea, con punte del 40% rispetto alla Francia e di quasi il 50% rispetto alla Spagna".

"Per una micro impresa, i costi sono doppi rispetto a quelli di una grande impresa energivora, penalizzando gravemente la competitività delle piccole aziende" precisa Tritarelli. "Le piccole imprese rappresentano il 99% del tessuto produttivo e sono il motore dello sviluppo economico del nostro territorio – ha aggiunto Il Presidente Cna –. È cruciale che vengano messi in atto meccanismi di supporto coerenti con gli obiettivi di sostenibilità e innovazione, come previsto dal programma Transizione 5.0. I costi dell’energia elettrica continuano a rappresentare un’emergenza per le piccole imprese. È fondamentale una riforma strutturale della composizione della bolletta per favorire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema, trasferendoli sulla fiscalità generale. Inoltre, occorre rivedere i criteri per l’accesso alle agevolazioni tariffarie, oggi riservate esclusivamente alle imprese energivore". La Cna si è così mossa per portare sui tavoli del governo delle proposte concrete. "Abbiamo suggerito di favorire l’autoproduzione da fonti rinnovabili per abbassare le bollette, ma in attesa che il governo nazionale renda operativo il credito di imposta, la Regione Marche potrebbe incentivare l’autoproduzione per le piccole imprese dei settori in maggiore difficoltà, dando così un sostegno concreto al nostro tessuto produttivo".

Le imprese della provincia di Macerata non soffrono solo di questi handicap nazionali: gravosa è anche la super tassa per lo smaltimento dei rifiuti e l’incertezza sul futuro del servizio idrico.

Continua il presidente dell’associazione di categoria: "Per le mancate decisioni degli amministratori nella nostra provincia sono aumentate, e aumenteranno ancora, le tariffe per lo smaltimento rifiuti, mentre non sappiamo come finirà la questione del servizio idrico, se subentreranno privati o se resterà un bene pubblico. Non so se questo stallo sia dovuto a incapacità politica o ad un braccio di ferro in atto tra leader emergenti; resta il fatto che ogni decisione è bloccata e che questo immobilismo grava sulle tasche di cittadini e imprese". La Cna Macerata, come evidenziato dalla stessa, "continuerà a vigilare e a sollecitare interventi immediati per tutelare le piccole e medie imprese, chiedendo che vengano garantite le condizioni necessarie per competere e crescere nei mercati nazionali ed europei".