REDAZIONE MACERATA

Le mense a una società di Terni. Appalto da oltre tre milioni e mezzo

La ristorazione per gli alunni affidata alla ditta Authentica. Il contratto sarà valido. fino al 2027, e rinnovabile.

La ristorazione per gli alunni affidata alla ditta Authentica. Il contratto sarà valido. fino al 2027, e rinnovabile.

La ristorazione per gli alunni affidata alla ditta Authentica. Il contratto sarà valido. fino al 2027, e rinnovabile.

Cambia il soggetto che fornisce i pasti nelle mense scolastiche cittadine. Per le prossime tre stagioni didattiche (dal 2024 al 2027) a cucinare sarà una società umbra, di Terni, a cui è stato assegnato l’appalto del valore economico di tre milioni e 630mila euro per il periodo triennale, con possibilità di rinnovo per altri tre anni al massimo e quindi con un valore potenzialmente complessivo di otto milioni e 740mila euro.

Il criterio usato per l’aggiudicazione del servizio è stato quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto tra la qualità e il prezzo. La procedura per la selezione del contraente è stata gestita dalla stazione unica appaltante della Provincia di Macerata. Il termine per la presentazione delle offerta da parte dei soggetti interessati era il 17 luglio. La commissione giudicatrice ha proposto di assegnare l’appalto all’operatore economico Authentica Spa con sede a Terni, con il punteggio totale di 96,405 su 100, di cui 76,405 punti per l’offerta tecnica e 20 per l’offerta economica, e per un importo complessivo di tre milioni 446.685 euro.

La commissione giudicatrice era composta da Benedetto Perroni, segretario generale del Comune di Civitanova, nel ruolo di presidente, e come membri Maria Antonietta Castellucci, dirigente del settore servizi socio assistenziali, e Carla Paniconi, funzionario dei servizi educativo/formativi/cultura del Comune. A Civitanova, finora, il servizio mensa è stato erogato dalla All Food Spa che durante la sua gestione ha erogato ogni anno circa 190mila pasti, con una spesa nel 2023 a carico del Comune pari a un milione e 58mila euro e una entrata di 494mila euro, somma derivante dai proventi dei buoni pasto pagati dalle famiglie, in un rapporto tra costi e ricavi che determina una copertura da parte del servizio pubblico del 46,74 per cento.

Lorena Cellini