MARTINA DI MARCO
Cronaca

"Le Giornate del Fai". La Filarmonica si svela. Viaggio nell’Ottocento tra arte, danza e storia

In tanti alla scoperta di palazzo Bourbon del Monte, oggi si replica. Ruffini: "Un centro culturale che è il cuore pulsante della nostra città".

"Le Giornate del Fai". La Filarmonica si svela. Viaggio nell’Ottocento tra arte, danza e storia

Primo pomeriggio di apertura del Palazzo della Filarmonica ieri a Macerata, in occasione delle annuali giornate Fai di Primavera. Anticipatane la bellezza su Rai 1 nella puntata di Linea Verde Life dedicata alla città, il palazzo ha aperto le sue porte alla curiosità di cittadini e turisti, rivelando gratuitamente un gioiello della storia e della cultura maceratese. Molti gli interessati in attesa all’ingresso sin dai primi minuti di visita, impazienti di osservare le stanze e il teatro con i loro occhi. Saliti i primi gradini, ecco pronto un gruppo di studenti dell’IIs Matteo Ricci di Macerata, ciceroni narranti la storia dell’edificio dalla sua fondazione con la famiglia Pellicani all’evoluzione con i Bourbon del Monte nell’Ottocento. Storia e cultura intrecciate nella loro spiegazione, capace di introdurre gli ascoltatori all’atmosfera d’altri tempi delle stanze interne.

Oltrepassata una seconda scalinata, è il teatro della Filarmonica a riempire gli sguardi, una sala di soffitti affrescati, tendaggi e luci soffuse; ancora le voci degli studenti a descrivere l’ambiente. Prossima tappa da esplorare, le stanze private della società: camminando sui tappeti e attraversando tavoli da biliardo e sale da lettura, i curiosi hanno respirato la presenza dei più grandi ospiti della storia della Società Filarmonico Drammatica, da Garibaldi a Carducci, Pirandello, Gentile e persino i fratelli Lumière, catturandone l’intimità celata nelle pareti. Furono proprio queste grandi figure storiche ad arricchire la società libera e progressista che ribolliva nelle stanze della Filarmonica, fulcro di idee moderne che consentivano, tra l’altro, la partecipazione al voto interno alle donne, incaricate di coordinare i circoli letterari. "L’anno di nascita di questo splendido palazzo è il 1808 – sono le parole del presidente della Filarmonica, Enrico Ruffini –, in alternativa a uno Stato Pontificio che mirava a censurare ogni attività ricreativa. Da qui la creazione di un centro culturale che negli ultimi 215 anni è diventato cuore pulsante della nostra città". Un’immersione nell’atmosfera ottocentesca culminata con il ritorno del gruppo di visita nel teatro del palazzo, questa volta colmo di musica e costumi d’epoca. Sul ballo del Gattopardo, i ballerini della Società di Danza Macerata – Stile ‘800 hanno riavvolto definitivamente il nastro temporale, muovendo le ampie gonne dei vestiti. È stato il ringraziamento di Emanuela Fogante della Scuola di Danza a concludere il viaggio: "Poter visitare questi luoghi è un regalo, girate tra la cultura". Le porte del palazzo della Filarmonica restano aperte anche oggi per la seconda giornata Fai di Primavera, ore 10-13 e 15-18.