FRANCO VEROLI
Cronaca

Le contromisure dell’Ast. Scatta la disinfestazione attorno all’ospedale: "Situazione sotto controllo"

La direttrice Leoni: "Il ragazzo è passato per il pronto soccorso di Macerata, attiva una rete di monitoraggio per individuare precocemente i casi".

La direttrice Leoni: "Il ragazzo è passato per il pronto soccorso di Macerata, attiva una rete di monitoraggio per individuare precocemente i casi".

La direttrice Leoni: "Il ragazzo è passato per il pronto soccorso di Macerata, attiva una rete di monitoraggio per individuare precocemente i casi".

È stata effettuata la notte scorsa la disinfestazione per contenere la proliferazione delle zanzare nell’area compresa in un raggio di circa 200 metri dall’ospedale di Macerata. Un intervento straordinario e urgente deciso dall’Ast a seguito di un sospetto caso di febbre Dengue in un giovane tolentinate ricoverato nell’ospedale cittadino. Di qui l’operazione di disinfestazione che ha interessato le vie Pancalducci (civici 1-7A e 2-90), della Fornace, Braccialarghe, San Francesco, Cincinelli (civici 1-5 e -6), Verdi, Gigli, Spontini, Rossini, Pergolesi, San Giovanni Bosco (civici 66-68), Marchetti, Ariani, F.lli Pianesi, Severini, Aleandri, Paladini, Santa Lucia, Santa Aurelia, Santa Caterina, Santa Chiara d’Assisi, piazza XXV Aprile e corso Cairoli. "La ricerca del virus con antigene virale per mezzo di un test rapido ha dato esito positivo e, dunque, sembra esserci la Dengue. Ma per esserne certi bisogna cercare l’Rna virale nel sangue e attendere che si pronunci il laboratorio regionale di riferimento di Ancona", sottolinea la dottoressa Maria Teresa Leoni, direttrice della Unità operativa complessa Igiene e sanità pubblica, Ambienti aperti e confinati dell’Ast di Macerata. "Ci siamo comunque mossi subito, attivando tutte le procedure previste in casi come questi". Tutto è iniziato martedì, quando all’ospedale è stato ricoverato il giovane con febbre molto alta, dolori articolari e altri disturbi, sintomi associabili alla Dengue. "Noi – prosegue la direttrice – abbiamo ricevuto la segnalazione di un caso sospetto mercoledì mattina e abbiamo tempestivamente avviato un’indagine epidemiologica cercando di ricostruire gli spostamenti del giovane negli ultimi quindici giorni. Siamo subito intervenuti nei luoghi che maggiormente ha frequentato, quali l’area in cui si trova la sua abitazione, quella della scuola, il campo sportivo Sticchi e nello spazio del pronto soccorso di Macerata, dove il ragazzo è transitato. Abbiamo allertato i Comuni di Tolentino e Macerata affinché fossero attuate azioni urgenti di disinfestazione e informazione dei cittadini. Al momento, la situazione da un punto di vista epidemiologico è sotto controllo". Anche perché l’Ast ha fatto qualcosa di più, procedendo allo sfalcio di cespugli e arbusti nelle aree verdi interne all’area in cui sorge l’ospedale e in quelle presenti nell’area del Distretto a Santa Croce. "Nell’ambito del Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi 2020-2025, attraverso il quale è attiva anche in provincia una rete di monitoraggio per individuare precocemente i casi – evidenzia Leoni – abbiamo deciso di aumentare il numero delle ovitrappole specifiche per le zanzare Aedes che sono i vettori della Dengue e di altri virus". La prevenzione, però, raccomanda la Leoni riguarda anche i cittadini che devono cercare di contenere la diffusione delle zanzare e devono cercare di evitare la puntura con repellenti o coprendosi.

"Non vogliamo creare allarmismi perché ricordiamo che Macerata è stato il primo Comune della provincia ad attivare, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, piani di monitoraggio – attivi dal 2021 – mediante 14 ovitrappole che permettono di valutare l’andamento stagionale dell’insetto e l’aggiornamento costante delle zone da trattare con più assiduità", hanno evidenziato il vice sindaco di Macerata Francesca D’Alessandro e l’assessore all’ambiente Laura Laviano.