di Lorena Cellini
Si nascondeva a Civitanova in un b&b abusivo un latitante pugliese, ricercato per reati di spacco di droga, per i quali deve ancora scontare quattro anni di carcere. Dall’alba di giovedì è rinchiuso nel carcere di Fermo dove è finito in seguito a un blitz dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Civitanova che lo hanno arrestato dopo un’irruzione nella struttura in cui alloggiava e che lavorava ’in nero’ non risultano tra quelle abilitate. Si tratta di un 36enne originario di San Severo, nel foggiano, su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Macerata. L’uomo era uccel di bosco dall’inizio del mese di luglio e in questo periodo era riuscito a sottrarsi alla cattura fino a quando, la mattina di giovedì, le pattuglie dell’Arma hanno circondato la struttura ricettiva dopo averla individuata come suo punto di riferimento, al termine di una serie di pedinamenti e appostamenti. Una volta sicuri che il trentaseienne si nascondeva proprio in quel bed and breakfast situato a Fontespina, i carabinieri hanno fatto irruzione nella stanza alle prime luci dell’alba, cogliendolo di sorpresa. Al momento dell’arresto era solo in camera e non ha opposto resistenza, mostrandosi piuttosto stupito, evidentemente convinto che la sua permanenza nella struttura e in città fosse passata inosservata. Il b&b è risultato peraltro abusivo, privo delle autorizzazioni di legge necessarie per svolgere l’attività di accoglienza, e i proprietari sono stati segnalati alle autorità amministrative e subiranno le contestazioni conseguenti. Con gli elementi acquisti durante i pedinamenti sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri, mirate a ricostruire il periodo di latitanza dell’uomo e a scoprire da quanto tempo si nascondesse a Civitanova, chi abbia frequentato in questo periodo e se le persone incontrate possano averlo aiutato nel portare avanti la sua latitanza. Dopo l’arresto l’uomo è stato accompagnato nel carcere di Fermo, dove sconterà una pena definitiva di quattro anni per reati di spaccio di sostanze stupefacenti.