LUCIA GENTILI
Cronaca

L’Arena compie 50 anni. "Sempre in crescita"

Il co-ceo Musciacchio: "Il 2022 chiuso con un netto di 141 milioni. Occorre mantenere un equilibrio tra radici e spinta all’internazionalizzazione"

L’Arena compie 50 anni. "Sempre in crescita"

di Lucia Gentili

Il primo mezzo secolo di Arena. L’azienda leader nel settore dell’abbigliamento sportivo acquatico, che ha il suo quartier generale a Tolentino, festeggia cinquant’anni. Tutto inizia nel 1973. O meglio, alle Olimpiadi di Monaco dell’anno precedente: Horst Dassler, figlio del fondatore di Adidas, è sugli spalti quando Mark Spitz vince le sue storiche sette medaglie d’oro. L’imprenditore tedesco, rimasto sbalordito dalla performance del nuotatore americano, decide di cominciare a lavorare con lui e creare un’azienda dedicati agli sport acquatici. Fonda un nuovo brand di costumi da competizione, oggi conosciuto con il nome di Arena appunto, che in meno di dieci anni cresce in modo esponenziale in tutto il mondo. Ma come arriva nell’entroterra maceratese? Nel 1980 un magazzino in Lombardia viene sequestrato; per non rischiare che la merce faccia la stessa fine, l’azienda deve trovare un altro spazio. L’agente Arena delle Marche informa che a Tolentino c’è un capannone libero. È il periodo tra Natale e Capodanno, come ricorda la matricola numero 1 Gabriella Farroni. Viene assunta una serie di lavoratori stagionali, pensando si tratti di una sistemazione temporanea. E invece esiste ancora oggi. Tolentino ospita il palazzo uffici più magazzino. È la sede centrale, che coordina le vendite di Arena nel mondo. Il co-ceo (co-amministratore delegato) Giuseppe Musciacchio illustra i progetti in cantiere, tra radici nel territorio e sguardo sul mondo.

Come avete chiuso il 2022? "Con un risultato netto di 141 milioni di euro. Un fatturato in aumento rispetto al 2021 ma anche al 2019, ovvero al periodo pre-pandemia. Il trend positivo continua nel 2023. Dal 2005 fino ad oggi, a parte il 2020 (un anno difficile a causa del Covid) la crescita è stata costante, prosegue ininterrottamente da quasi vent’anni. Contiamo 427 dipendenti in tutto il Gruppo Arena, di cui 186 qui a Tolentino, dove lavorano per lo più persone del posto. Allo stesso tempo, abbiamo un team internazionale (il direttore marketing è tedesco e quello dell’e-commerce è austriaco)".

Il momento migliore e quello peggiore per l’azienda?

"Il 2020 il peggiore. Ma non abbiamo mai lasciato indietro nessuno, non ci sono mai stati licenziamenti; sotto Covid il gruppo dirigente, spontaneamente, ha deciso di devolvere parte del proprio compenso a chi era in cassa integrazione, come segno di solidarietà interna. Il momento migliore invece ancora deve venire. Sono qui da sedici anni e continuo a divertirmi". Come potenziare il legame con il territorio?

"È fondamentale mantenere un equilibrio tra radici e spinta all’internazionalizzazione. Il legame con Tolentino ad esempio è stato evidente nell’iniziativa di solidarietà dopo il sisma 2016 ’La cuffia del cuore’ con la relativa raccolta fondi che ha portato a realizzare in poco tempo la palestra annessa alla scuola Lucatelli. Oppure pensiamo alla festa della 24 Ore Nuoto. L’outlet di Tolentino è tra quelli in cui vendiamo di più. Ma va anche detto che più dell’80% del fatturato Arena è realizzato all’estero (il mercato Italia segna 20)".

Come festeggiate i cinquant’anni?

"Il 20 marzo abbiamo lanciato la nuova campagna di brand ’Planet Water’ che celebra il legame con l’acqua. Da aprile rilanciamo la nostra offerta di costumi da mare. Poi abbiamo creato una mini collezione con esempi di design che hanno fatto la storia Arena, ispirata al logo originario a tre losanghe".