Tutti in curva per salutare Stefano Tognetti, il tifoso della Maceratese di 59 anni morto lunedì di fronte all’Helvia Recina dove gli è stato fatale un malore. Prima del funerale, la bara è stata portata di fronte alla Curva Just dove ogni domenica Tognetti incitava la Maceratese. All’appuntamento erano presenti delegazioni di tifosi di Bastia, Castelfidardo, Mestre, Massa, San Severino che hanno abbracciato commossi la compagna Fabiola; quelli di Siena e Castelguelfo hanno inviato bandiere. Sugli spalti c’erano tante persone di ogni età a testimonianza di una passione capace di rapirti così come era successo anni fa con Tognetti.
"Ci sentivamo spesso – ricorda Mauro Marini – e parlavamo della Rata. Nel 1977 assieme a lui e ad altri abbiamo fondato i Boys. Per Stefano prima di tutto c’era la Maceratese, lui era sempre lì nella vittoria e nella sconfitta". E ancora, Francesco Ciccarelli: "È riuscito a sconfiggere l’oblio". Alla cerimonia ha presenziato sul campo la squadra biancorossa, lo staff, la dirigenza, l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Riccardo Sacchi. "È una perdita importante. Lo conoscevo bene – dice Alberto Crocioni, presidente della Maceratese – e ne ho apprezzato la pacatezza, nei momenti più difficili aveva le parole giuste. È stato un punto di riferimento". Tra i ricordi c’è quello dell’ex assessore Massimiliano Bianchini. "Se ne è andato – ha detto – un pezzo di storia della città, non solo per il forte legame con la squadra". La bara è stata accompagnata a passo d’uomo dallo stadio alla chiesa dell’Immacolata, dietro i tifosi in corteo hanno sventolato le bandiere e cantato il loro amore per la Rata e l’affetto per il loro compagno. "Ringraziamo la curva Just – dicono la famiglia Tognetti e la compagna Fabiola – per lo splendido ricordo di Stefano, le tifoserie presenti e quelle che hanno inviato le bandiere. Gli amici di Stefano, i colleghi di lavoro, la Maceratese, il presidente Crocioni che ha dato la possibilità di entrare allo stadio, l’Atletico Macerata e il suo presidente Seccaccini che in chiesa ha ribadito l’intenzione di ricordare Stefano aggiungendo una terza stella sullo stemma dopo quella di Fabrizio Giustozzi "Just" e Tommaso Brutti. Ringraziamo il comandante della polizia municipale che ha permesso il corteo, i vigili che hanno accompagnato la salma e fatto il saluto. Il Centro funerario che si è messo a disposizione nella persona do Patrizia. Il parroco e don Piero. Il 118 intervenuto lunedì che ha fatto di tutto per salvargli la vita. Ai giocatori della Maceratese diciamo di onorare la maglia, ora avete un motivo in più".