LUCIA GENTILI
Cronaca

La versione dell’assessore Renna: "Aiuto alle indagini dalle telecamere. Ma certi episodi creano allarme"

L’analisi: tanti peruviani vivono qui da trent’anni e sono brave persone, problemi creati da chi è arrivato di recente

Paolo Renna, assessore comunale alla Sicurezza (foto Calavita)

Paolo Renna, assessore comunale alla Sicurezza (foto Calavita)

"Non abbiamo mai abbassato la guardia. Il contatto con le forze dell’ordine è continuo, giornaliero, lavoriamo in squadra". L’assessore alla sicurezza di Macerata Paolo Renna interviene sulle ultime risse tra peruviani, che hanno portato a quattro arresti eseguiti dalla polizia e nove denunce da parte dei carabinieri. "Attenzioniamo la vicenda, nei limiti delle nostre possibilità – prosegue –, stiamo analizzando quanto accaduto. Dovrebbero essere coinvolti anche richiedenti asilo, approfondiremo. Intanto le indagini continuano. Ci tengo a sottolineare però l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, arrivate in pochi minuti anche questa volta. Le telecamere, come sempre, sono state di aiuto per individuare i responsabili; il sistema di videosorveglianza allargata è importante anche per la prevenzione. Tra Comune e Apm contiamo circa trecento apparecchi in tutta la città; quest’anno, con le poche risorse a disposizione, non installeremo altre telecamere ma aggiorneremo quelle vecchie. Ora speriamo che il giudice dia un segnale forte: è auspicabile il massimo della pena per il reato commesso, altrimenti si rischia di vanificare l’intervento delle forze dell’ordine e gli investimenti dell’amministrazione. In questi anni da assessore ho visto sempre una buona magistratura".

Renna evidenzia che il piano per la sicurezza redatto qualche anno fa con la prefettura funziona e sente di rassicurare la popolazione per la presenza di agenti, polizia di Stato e polizia locale, carabinieri. E lancia un appello ai cittadini: "Non bisogna mai essere indifferenti, ma contattare subito il 112 per qualsiasi situazione sospetta, quando si vede qualcuno che non rispetta la quiete pubblica. Come è stato fatto l’altra sera, d’altronde. In questo modo le forze dell’ordine arrivano subito per sedare le liti e possono risalire prima ai responsabili". Per quanto riguarda la comunità peruviana, l’assessore ricorda che i primi disagi sono iniziati circa un anno e mezzo fa al circolo San Francesco, poi chiuso. Infine, gli ultimi episodi. "Ci sono peruviani che vivono da trent’anni a Macerata, tutte brave persone, ben integrate, che lavorano, rispettano le leggi – continua Renna –, mentre chi è arrivato di recente sta creando dei problemi; i nuovi devono capire che non possono fare come vogliono, esistono delle norme da rispettare. O si adeguano o non avranno vita facile perché vogliamo che la città stia bene. Comprendiamo che quando accadono questi episodi si percepisce un certo allarme e neanche noi siamo tranquilli, ma l’attenzione resta sempre alta".