PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

La Terrazza dei popoli: "Cantiere in ritardo?. Colpa delle infiltrazioni, siamo pronti a ripartire"

I lavori iniziati un anno fa dovevano concludersi la scorsa primavera. L’assessore Marchiori: "Purtroppo è servito più tempo per risolvere. il problema dell’acqua che penetra nel parcheggio: è questione di giorni".

La Terrazza dei popoli: "Cantiere in ritardo?. Colpa delle infiltrazioni, siamo pronti a ripartire"

Iniziati un anno fa, sarebbero dovuti finire già nella scorsa primavera i lavori alla Terrazza dei popoli. Invece il cantiere è abbandonato a se stesso ormai da mesi. "Purtroppo per risolvere il problema delle infiltrazioni nel parcheggio c’è voluto più tempo – spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Marchiori –, ma ora l’ultima parte dell’intervento sarà completata". La recinzione che dovrebbe chiudere il cantiere dalla parte di fianco ai giardini Diaz è stata abbattuta: entrare è un gioco anche per i bambini, che frequentano la zona visto che lì di fianco c’è la giostra, oltre al parco. Tutta l’area sembra abbandonata e non fa bella mostra di sé.

In aggiunta a questo, alcuni lettori nei giorni scorsi hanno segnalato le condizioni precarie delle venti rose che ricordano l’uccisione da parte dei nazisti di altrettanti bambini, dopo averli usati come cavie per gli esperimenti. "Abbiamo dovuto fare una variante tecnica, a parità di costi, perché il progetto non prevedeva solo la riqualificazione dell’area, ma anche il miglioramento della pavimentazione: nel parcheggio infatti c’erano molte infiltrazioni d’acqua, e si doveva capire se fossero dovute alle griglie, alle caditoie, alla parte di giardino", spiega l’assessore comunale Marchiori.

"In una prima fase – prosegue – è stata fatta l’impermeabilizzazione, con la sistemazione delle fughe. In parte il problema così si era risolto, ma non del tutto. Allora c’è stata la necessità di ulteriori incarichi alla ditta per lavori non previsti all’inizio. È servito un certo lasso di tempo per capire quante infiltrazioni fossero rimaste. Completata la seconda indagine, per capire dove intervenire, è stata approvata la variante tecnica, prevedendo quanto necessario". Approvata la variante qualche settimana fa, "l’impresa ora dovrebbe aver subappaltato alcune lavorazioni. A giorni dovrebbero ripartire i lavori ulteriori, con il supporto di una ditta specializzata per questa operazione". Intanto però il cantiere è messo male e, soprattutto, è facilmente accessibile da chiunque visto che la recinzione in plastica è venuta giù. "È aperto per i curiosi che buttano giù la recinzione. Poi c’è anche un altro aspetto. Una uscita dal parcheggio interrato è nella Terrazza dei popoli, dove ora c’è l’area di cantiere. Allora, non essendoci i lavori in corso, per ragioni di sicurezza del parcheggio abbiamo preferito lasciare aperto il passaggio. Appena tornerà la ditta rimetterà tutto a posto e il cantiere sarà di nuovo chiuso".

Resta la questione delle venti rose, "un monumento" come hanno ricordato i lettori, per i bambini uccisi. "Ma un roseto non può essere definito monumento – obietta l’assessore –. Piuttosto è una installazione naturalistica che ha una simbologia, destinata per ragioni naturali a essere sostituita, avvicendata, curata. La cosa importante è mantenere il significato dell’opera, ma se una pianta appassisce si cambia. Essendoci il cantiere, non era possibile curare le piante di rose ed è stato più facile che si rovinassero. Ma quelle che si sono seccate saranno sostituite".

"Conta mantenere quella simbologia con quelle stesse caratteristiche, questo è il senso dell’installazione. Il cantiere non era un vezzo, ma una necessità, perché il parcheggio tutto interrato mostrava parecchi segni del tempo. Risistemare la piazza per renderla più bella, eliminare il problema delle infiltrazioni e rimettere quella installazione simbolica a me sembra una bella cosa, a beneficio della collettività e finanziato dal Pnrr, senza il quale avremmo dovuto trovare i fondi in bilancio. Mi preoccupa poco che ci siano voluti due mesi in più o che poi si dovranno sostituire le rose – conclude l’assessore –. Non si può fare polemica su qualsiasi cosa".