ALESSANDRO FELIZIANI
Cronaca

La storia di Jimmy Fontana in un libro. Il figlio Luigi firma "Il mondo che verrà"

Macerata: oggi la presentazione alla Controra, dopo l’intitolazione al cantante del loggiato di Palazzo degli Studi

La storia di Jimmy Fontana in un libro. Il figlio Luigi firma "Il mondo che verrà"

La storia di Jimmy Fontana in un libro. Il figlio Luigi firma "Il mondo che verrà"

Per qualche tempo, tra gli anni Settanta e Ottanta, la Galleria Scipione a Macerata una volta l’anno diventava per una sera "L’isola del Bar Venanzetti". L’occasione era il concerto che Jimmy Fontana regalava alla cittadinanza per promuovere l’attività del locale da lui acquistato nel 1976. È questo solo uno dei tanti aneddoti “maceratesi” che Luigi Fontana, il maggiore dei quattro figli del cantante (tutti nati a Macerata), racconta nel libro "Il mondo che sarà".

L’autore interverrà questa sera alla 18 alla cerimonia di intitolazione a suo padre del Loggiato di Palazzo degli Studi e subito dopo, nell’ambito de "La Controra", prenderà parte all’incontro alla Galleria Scipione con John Vignola e Massimiliano Stramaglia per parlare anche del libro, che è la storia della sua vita, trascorsa per i primi cinquant’anni parallela a quella di suo padre Enrico, scomparso nel 2013, in una data divenuta tristemente famosa per la storia del mondo: 11 settembre. Scrivendo di sé e delle sue due passioni, il tennis e la musica, Luigi Fontana parla della famiglia, delle festività natalizie che da bambino e poi da adolescente trascorreva a Macerata nella casa dei nonni, Luigi e Francesca Sbriccoli, insieme agli zii Americo, Mario, Silvio, Rita e ai cugini. Poi le estati trascorse al mare nella casa di Civitanova Marche, i momenti felici della carriera del padre, le grandi soddisfazioni insieme a cocenti delusioni.

Il grande riscatto dopo un periodo di sconforto, ad esempio, avvenne proprio a Macerata nel 1984. Quell’anno il cantante avrebbe voluto interrompere la tradizione del concerto per il bar Venanzetti, ma il figlio Luigi si oppose, accollandosi l’onere dell’organizzazione. Riuscì a far venire a Macerata cantanti che erano in ottimi rapporti d’amicizia con suo padre: Nico Fidenco, Riccardo Del Turco, Edoardo Vianello e Gianni Meccia. Il concerto, che per il gran pubblico accorso dovette essere spostato in piazza Battisti, fu un grande successo e il giorno dopo, sull’onda della memorabile serata, durante il pranzo al ristorante "Da Secondo", Fontana, Del Turco, Meccia e Fidenco decisero di fondare il gruppo "I Superquattro", il quartetto che poi per anni trionfò in Italia e all’estero. Nel 1970, dopo la grande affermazione avuta con la canzone "Il mondo", Jimmy Fontana è costretto ad un lungo ricovero all’ospedale di Macerata. In quel periodo pensa ad una melodia per una nuova canzone e gli viene in mente il ritornello "Che sarà, che sarà, che sarà… che sarà della mia vita chi lo sa…" ed appena dimesso dall’ospedale si precipita a proporla alla Rca. Dopo alterne vicende nella stesura definitiva del testo e della musica, la canzone diventerà un grande successo, ma non prima di una grande delusione per Fontana. Infatti, quando lui è già pronto per presentare il brano al Festival di Sanremo in coppia con José Feliciano, all’ultimo momento la casa discografica lo sostituisce con i Ricchi e Poveri. Una doccia fredda che lo amareggerà a lungo.

Il libro è una minuziosa narrazione che inizia con gli ultimi giorni di vita del cantante, nato a Camerino nel 1934, e prosegue con i racconti dei genitori sugli anni della loro gioventù a Roma, fino al matrimonio celebrato nel 1962 a San Severino e l’idea di adottare un nome d’arte: Jimmy, come il jazzista americano Jimmy Giuffre, e Fontana, scelto puntando ad occhi chiusi il dito su una pagina dell’elenco telefonico. Così, a caso, come spesso capitano i fatti della vita.