Sospeso dalla possibilità di portare avanti i corsi, l’istituto Leonardo di Civitanova ha vinto, per ora, la battaglia giudiziaria al Tar contro l’ufficio scolastico regionale.
La vicenda era iniziata a luglio del 2023, quando il polo scolastico civitanovese si era visto revocare il riconoscimento della parità per l’anno scolastico 2023/2024, alla luce in particolare delle eccessive assenze degli studenti, rilevate attraverso tre ispezioni. Subito era partito il contenzioso, e i responsabili dell’istituto avevano chiesto di potersi difendere. Il Tar aveva consentito alla scuola di instaurare un contraddittorio con l’ufficio scolastico. La scuola aveva messo in atto degli interventi contro il problema, ma questo non le aveva evitato di ricevere la sanzione.
Secondo il Tar però, nonostante l’assenteismo sia pacificamente motivo di revoca della parità scolastica, per dimostrarlo non bastano solo tre giornate di controlli. Inoltre, nel conto delle assenze non si può tenere conto delle visite scolastiche per l’alternanza scuola lavoro, nonché dei ritiri che si registrano nel corso dell’anno.
A giugno, l’istituto privato non aveva ammesso allo scrutinio finale il 16 per cento degli studenti perché, nonostante i richiami e l’avvvertimento circa le conseguenze, avevano continuato a saltare le lezioni. Ma anche questo aspetto non era stato valutato dall’ufficio scolastico, per il quale le assenze erano comunque "un dato strutturale, che rileva oggettivamente senza profilo di negligenza od inerte acquiescenza da parte della scuola". Conclusioni che però il Tar non ha condiviso.
Per questo il provvedimento è stato annullato dai giudici di Ancona, soprattutto per "l’insufficiente supporto istruttorio e motivazionale della decisione di revocare la parità scolastica per l’eccessivo numero di assenze". L’istituto Leonardo era difeso dall’avvocato Maurizio Miranda, l’Usr dall’Avvocatura di Stato che, comunque, ora potrà fare ricorso al Consiglio di Stato contro questa sentenza.