FRANCO VEROLI
Cronaca

La sanità in un click. Fascicolo elettronico promosso dai medici: "Serve lo sforzo di tutti"

Il presidente dell’Ordine della provincia non ha dubbi sull’utilità dello strumento. È scaduto a fine giugno il termine per opporsi al caricamento di alcuni dati: "Ci penserà il garante della privacy".

La sanità in un click. Fascicolo elettronico promosso dai medici: "Serve lo sforzo di tutti"

La sanità in un click. Fascicolo elettronico promosso dai medici: "Serve lo sforzo di tutti"

"Il fascicolo sanitario elettronico è una cosa bellissima e straordinaria che consente di assistere e di curare meglio ogni cittadino". Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Macerata non ha alcun dubbio sull’utilità di uno strumento che "mette in comunicazione" i diversi soggetti che si sono occupati, si occupano e si occuperanno del paziente, con indubbi vantaggi di quest’ultimo. Oltre ai dati che identificano l’assistito, infatti, come l’esenzione per reddito e patologia, vengono caricati in continuità referti, verbali del pronto soccorso, lettere di dimissione dall’ospedale, prescrizioni specialistiche e farmaceutiche erogazione di prestazioni di assistenza specialistica, etc...

"In poche parole – prosegue Mari –, Il fascicolo sanitario elettronico contiene la storia clinica di ogni paziente e questo non può fare altro che facilitare l’intervento degli operatori sanitari, sia sul fronte diagnostico che di cura. Nei casi di emergenza può essere un vero e proprio salva vita. A livello regionale è già attivo, io vi accedo frequentemente in relazione ai miei pazienti, potendo leggere i risultati delle analisi, referti di visite e quanto altro. Non è ancora a regime, però, è in fase di perfezionamento, si sta accelerando".

Il fatto è che questo documento va costantemente alimentato, nel senso che i dati vanno caricati da chi li ha prodotti, ad esempio dall’ospedale, dal pronto soccorso o dal medico di medicina generale.

"Siamo tutti d’accordo, non è così semplice garantire questa operazione, ma è chiaro che serve uno sforzo in questa direzione". In particolare, nel fascicolo, trova posto il profilo sanitario sintetico, una sorta di riassunto sulla storia del paziente, redatto e aggiornato proprio dal medico di base o dal pediatra di libera scelta. Ma, c’è un ma. Il 30 giugno, infatti, è scaduto il termine per opporsi al caricamento dei propri dati e dei documenti clinici precedenti il 19 maggio 2020, quelli più "vecchi", visto che per quelli successivi a questa data le norme non prevedono il "previo consenso".

E sono scoppiate le polemiche, poiché tale scadenza non sarebbe stata sufficientemente pubblicizzata. "Credo che della questione si stia comunque occupando il garante per la privacy", afferma Mari. I dati sanitari infatti, sono estremamente sensibili e c’è chi parla di "schedatura", tralasciando però il fatto che in caso di necessità si tratta di informazioni preziose per gli operatori della sanità (comunque obbligati al segreto professionale), visto che attraverso di esse possono intervenire in maniera mirata e più efficace. E, poi, come si legge nel sito della Regione Marche, "ogni cittadino ha la possibilità di non rendere visibili sul fascicolo sanitario elettronico i dati relativi a singoli episodi di cura (ad esempio una prestazione di pronto soccorso, un ricovero, una prestazione specialistica)". Questa facoltà si definisce "diritto all’oscuramento". Da qui al 2026, quando il sistema dovrà essere a regime, c’è ancora del lavoro da fare.