Lo aveva detto anche il tecnico Sante Alfonsi: "Oltre alla tecnica, Esposito porta allegria nello spogliatoio e questo è molto importante". Ebbene sì, il sorriso e la spontaneità sono gli ingredienti che Vittorio Esposito è in grado di abbinare ai gol e alle giocate, qualità queste ultime emerse già alla prima da titolare. Ad Avezzano, il fantasista della Civitanovese ha siglato il suo primo gol in maglia rossoblù, una sassata su punizione che ha colto di sorpresa l’estremo difensore Zamarion. "Se pensavo di segnare? Non direi, semplicemente ho tirato in porta e ho preso palo-gol", afferma il giocatore. Intanto la sua Civitanovese può tirare un bel sospiro di sollievo dopo il trionfo in terra marsicana (1-3): 4 punti in classifica che permettono di risalire la china, ma di strada da fare ce n’è ancora tanta. "Da migliorare c’è sempre, anche da parte mia", aggiunge poi.
Dove bisogna fare di più?
"Direi sotto porta. Domenica abbiamo sprecato qualche occasione e quando è così c’è il rischio che al primo tiro ti facciano gol. Rincorrere è sempre difficile, meglio essere più cinici".
Nel complesso, però, quella di Avezzano è stata un’ottima prestazione.
"Sì, me l’aspettavo perché durante la settimana ci alleniamo bene e c’è feeling tra di noi. Inoltre i subentrati, come Buonavoglia e Macarof, hanno disputato una grande prova".
Si aspettava questo impatto?
"No, perché venivo da dieci giorni di influenza e punture. Contro il Notaresco ho giocato i venti minuti finali e abbiamo pareggiato, mentre con i biancoverdi abruzzesi è arrivata la vittoria. Diciamo che ho portato bene (sorride, ndr)".
Domenica però ospiterete la Forsempronese che ha 9 punti e non ha mai perso.
"Li ho affrontati varie volte e giocano bene. Lo fanno insieme da tempo e poi corrono molto. Casolla è un mio amico, parliamo di un grande attaccante: appena tocca palla fa gol. Poi hanno Broso, un altro amico, molto forte. Non a caso occupano quella posizione di classifica".
Come approcciare la gara?
"Andando tutti a tremila. Il punto di forza nostro è quello: corriamo. Se corri di più vinci. Puoi perdere una partita, ma su dieci volte nove hai successo".