Un’area dedicata alla ricarica delle auto elettriche a Villa Teresa di Recanati, davanti alla materna e a fianco della casa-albergo per anziani, si trasforma, per ironia del destino, in una discarica improvvisata. Sacchetti di rifiuti e cassonetti straripanti hanno invaso lo stallo rendendo impossibile l’accesso alle colonnine di ricarica. Quello che dovrebbe essere un simbolo di innovazione e sostenibilità – un piccolo passo verso un futuro più green – diventa l’immagine eloquente di una gestione urbana che a volte inciampa nei dettagli. Caricare l’auto? Impossibile. Scaricare sacchetti di immondizia? Missione compiuta. La verità è che chi ha individuato i 26 siti per le ricariche elettriche non ha fatto i calcoli con le abitudini degli automobilisti e dei cittadini. L’immagine dei cassonetti traboccanti e dei sacchi ammassati racconta una realtà difficile da ignorare. Se la sostenibilità è il traguardo, un po’ di coordinamento in più potrebbe servire a garantire che gli automobilisti elettrici possano ricaricare le loro batterie senza trovare prima un ostacolo di rifiuti da superare.
Antonio Tubaldi