ANDREA SCOPPA
Cronaca

La Rata blinda la porta: "Ora siamo più equilibrati"

La Maceratese, squadra più prolifica dell'Eccellenza, migliora anche in difesa. Intervista al portiere Gagliardini e prospettive per i prossimi incontri.

La Rata blinda la porta: "Ora siamo più equilibrati"

Federico Gagliardini, trent’anni, portiere della Maceratese (foto Calavita)

Della Maceratese viene messa in risalto la produzione offensiva che ne fa la squadra più prolifica dell’Eccellenza con 20 reti segnate, poco meno di 2 ad incontro. Nelle ultime due uscite però il team di Possanzini è tornato su livelli ottimali anche nella fase difensiva. Era dalla seconda giornata che la Maceratese non subiva reti e dopo 7 turni è capitato per due volte consecutive, prima con il Montefano e domenica al "Del Conero" contro i Portuali Dorica. Un fatto assai positivo perché, si sa, nel calcio l’attacco fa divertire ma normalmente è con la tenuta difensiva che si vincono i campionati. Ne abbiamo parlato proprio con l’estremo difensore biancorosso, il portiere Federico Gagliardini. "Per me è doppiamente un bel momento – esordisce il classe 1994 ex Primavera della Juventus – il fatto che non subiamo reti è un segnale che abbiamo migliorato alcuni aspetti".

Quali ad esempio?

"Siamo più equilibrati e giochiamo con più attenzione quando non abbiamo il pallone".

Domenica è stato praticamente inoperoso, salvo per quella uscita provvidenziale su Mascambruni sullo 0-1...

"Non avevamo fatto la scelta giusta nella costruzione dal basso e allora d’istinto mi sono buttato a valanga per coprire più spazio possibile della porta".

A proposito di costruzione dal basso, Possanzini chiede ai portieri di partecipare parecchio: come si trova?

"È una delle caratteristiche del suo modo di intendere il calcio che mi ha spinto a restare. È stimolante, ti fa migliorare anche con i piedi e sei più coinvolto".

Domenica ospitate la temibile Osimana, ma il Chiesanuova capolista va a Montecchio contro il K-Sport terzo. Poi il turno dopo c’è Chiesanuova-Maceratese. Due settimane che cambieranno le gerarchie?

"No, non credo più di tanto. Chiaro che vincere gli scontri diretti è importante, ma in questa fase devi pensare a crescere come squadra, più avanti la classifica conterà davvero e si faranno altri discorsi".