Della Maceratese viene messa in risalto la produzione offensiva che ne fa la squadra più prolifica dell’Eccellenza con 20 reti segnate, poco meno di 2 ad incontro. Nelle ultime due uscite però il team di Possanzini è tornato su livelli ottimali anche nella fase difensiva. Era dalla seconda giornata che la Maceratese non subiva reti e dopo 7 turni è capitato per due volte consecutive, prima con il Montefano e domenica al "Del Conero" contro i Portuali Dorica. Un fatto assai positivo perché, si sa, nel calcio l’attacco fa divertire ma normalmente è con la tenuta difensiva che si vincono i campionati. Ne abbiamo parlato proprio con l’estremo difensore biancorosso, il portiere Federico Gagliardini. "Per me è doppiamente un bel momento – esordisce il classe 1994 ex Primavera della Juventus – il fatto che non subiamo reti è un segnale che abbiamo migliorato alcuni aspetti".
Quali ad esempio?
"Siamo più equilibrati e giochiamo con più attenzione quando non abbiamo il pallone".
Domenica è stato praticamente inoperoso, salvo per quella uscita provvidenziale su Mascambruni sullo 0-1...
"Non avevamo fatto la scelta giusta nella costruzione dal basso e allora d’istinto mi sono buttato a valanga per coprire più spazio possibile della porta".
A proposito di costruzione dal basso, Possanzini chiede ai portieri di partecipare parecchio: come si trova?
"È una delle caratteristiche del suo modo di intendere il calcio che mi ha spinto a restare. È stimolante, ti fa migliorare anche con i piedi e sei più coinvolto".
Domenica ospitate la temibile Osimana, ma il Chiesanuova capolista va a Montecchio contro il K-Sport terzo. Poi il turno dopo c’è Chiesanuova-Maceratese. Due settimane che cambieranno le gerarchie?
"No, non credo più di tanto. Chiaro che vincere gli scontri diretti è importante, ma in questa fase devi pensare a crescere come squadra, più avanti la classifica conterà davvero e si faranno altri discorsi".