LORENZO MONACHESI
Cronaca

La prima vigilia di Gavazzeni: "Lo Sferisterio è un luogo magico, dovrebbe vivere tutto l’anno"

Domani la Turandot, il direttore artistico racconta l’emozione del debutto: la tensione si sta allentando

La prima vigilia di Gavazzeni: "Lo Sferisterio è un luogo magico, dovrebbe vivere tutto l’anno"

La prima vigilia di Gavazzeni: "Lo Sferisterio è un luogo magico, dovrebbe vivere tutto l’anno"

È partito il conto alla rovescia per il Macerata Opera Festival (19 luglio-11 agosto). Alle 21 di domani ci sarà Turandot, il giorno dopo sarà la volta di Norma e domenica ci sarà il concerto di gala “Notte di luna“ per festeggiare i 60 anni di festival allo Sferisterio con splendide pagine del repertorio operistico, poi si riprenderà dal prossimo fine settimana.

Paolo Gavazzeni, in questo periodo le calza a pennello la romanza "Nessun dorma" alla vigilia del festival?

"In effetti – spiega il direttore artistico – si dorme molto poco".

Per riposarsi ci sarà da aspettare l’11 agosto, cioè la conclusione del Festival?

"Con lo spettacolo dal vivo non si è mai tranquilli fino a quando non è stata eseguita l’ultima nota della partitura, c’è da stare sempre con il fiato sospeso fino alla fine".

Ma la tensione e l’ansia sono un po’ scemate dopo le prove?

"Si stanno allentando dopo le ultime prove quando si vede che il lavoro sta andando bene, che lo spettacolo funziona sul piano estetico. Prima non si può vedere la proposta nella sua completezza e non c’è certezza che lo spettacolo sia quello che si aveva nella mente".

Cosa troverebbe di interessante lo spettatore Paolo Gavazzeni in questo programma?

"La varietà degli spettacoli. Sono tre proposte diversissime per concezione considerando che ognuno dei registi ha interpretato lo spazio con la propria visione estetica e del teatro".

La Turandot si presenta dal forte impatto visivo.

"È così. Si tratta di un’opera che vedrà sul palco 150 persone tra coro, mimi e cantanti. L’allestimento è intelligente e di impatto con una drammaturgia che va in profondità della partitura pucciniana".

Sabato spazio a Norma.

"Uno spettacolo metafisico dominato dai volumi con una luce molto studiata, raffinata, con una impostazione cinematografica".

La Bohéme di Muscato è conosciuta dal pubblico maceratese essendo stata proposta qui nel 2012.

"L’opera si ambienta nella contestazione del 1968 e sposa perfettamente il libretto di Giacosa e Illica che racconta le incertezze, i disagi e gli ardori di un gruppo di giovani. È una proposta tradizionale e rispettosa del libretto e di Puccini sebbene a prima vista possa essere catalogabile come un qualcosa di contemporaneo".

Perché si è scelta Turandot per aprire il Festival e non un’altra opera in cartellone?

"Per rendere onore al genio di Puccini. Celebrando i 100 anni dalla sua scomparsa appare giusto mettere in scena Turandot, la sua ultima opera composta ma non terminata, e Bohéme, quella che lo ha consacrato al successo permettendogli di imporsi come uno dei compositori italiani di riferimento".

Qual è stato il criterio per scegliere le arie per festeggiare domenica le 60 edizioni dello Sferisterio?

"Ripercorrere la storia del melodramma popolare con le arie più popolari e note, quelle capaci di toccare le corde dell’anima dello spettatore. È la festa dell’opera".

Come vive il suo ruolo di direttore artistico?

"Sono molto presente alle prove, discuto con i registi facendo anche cambiare ciò che non mi convince. Ritengo che sia un processo creativo che si fa assieme. Poi c’è un aspetto sociale, cioè il teatro deve portare qualcosa a chi vive nel territorio quindi ascolto albergatori, commercianti. Per me lo Sferisterio è un luogo che dovrebbe vivere tutto l’anno".

Un’Arena che sia attrattiva non solo in estate è davvero bello e auspicabile, ma cosa ci sarebbe da fare?

"Occorre mettere attorno a un tavolo varie voci per capire quale strada percorrere perché i vantaggi sarebbero per tutti. È difficile da dire su due piedi, ma mi viene in mente quel palco così particolare da sfruttare per il più grande presepe, potrebbe essere un’attrazione incredibile da richiamare persone da qualsiasi parte".